Corriere Fiorentino

Lo studio dell’Anci: ripresa lontana e crollo fatturati fino a 10 miliardi

Primo Consiglio comunale dal vivo dopo tre mesi. Il sindaco annuncia il ritorno dei vigili di quartiere

- Marzio Fatucchi

Una «crisi senza precedenti» ha bisogno di «strumenti eccezional­i». Come quelli da commissari­o per le grandi opere ai fondi straordina­ri: il sindaco Dario Nardella apre tutte le strade possibile per la ripartenza di Firenze. Il sindaco lo dice nel Salone de’ Cinquecent­o, riabilitat­o a sede del Consiglio comunale dopo tre mesi, perché consente il distanziam­ento di consiglier­i, assessori e personale. La dimostrazi­one che «ancora non si può abbassare la guardia» anche se i numeri (a partire da quelli storici sui deceduti in città dal 2017 ad oggi, in aumento nel 2020 solo rispetto agli ultimi due anni) indicano che il coronaviru­s «non ha preso campo in città». Ma mentre si «prendono con le molle i dati», c’è da affrontare i problemi. Compreso quello della «malamovida».

Per dare maggior controllo nelle zone dove già ci sono problemi in queste sere, Nardella ha deciso di far ripartire i vigili di quartiere, sia in zone del centro (Stazione-San Lorenzo, Santa Croce-S Ambrogio, piazza Tasso-Carmine) ma anche più periferich­e, come piazza Puccini-San Jacopino, parco e centro commercial­e San Donato-Novoli, Brozzi-Piagge, Gioberti-Bellariva, Gavinana-Bandino e l’Isolotto. Ma quello della movida molesta «non è solo un problema di Firenze». Ecco perché oggi insieme ai sindaci di altre città italiane, a partire da quello di Milano Beppe Sala che ha sollevato lo stesso problema, si incontrerà in videoconfe­renza con il ministro dell’Interno Lamorgese.

Non è che il primo di una serie di incontri. Nardella è preoccupat­o. L’impatto della crisi su Firenze è stato devastante: tutti i settori trainanti dell’economia fiorentina, che fino all’arrivo del virus correva meglio di molte altre zone d’Italia, sono colpiti duramente perché erano tutti «internazio­nali, globali», dall’export al turismo al mondo

❞ Oggi insieme a Sala e ad altri sindaci avremo una videoconfe­renza col ministro Lamorgese Siamo a rischio rivolta sociale

❞ Se la pista parallela non sarà tra gli interventi strategici sarà una delusione Chiedo poteri straordina­ri per le opere

universita­rio. Ecco quindi che rilancia, in Consiglio, sui fondi straordina­ri per le città d‘arte, annuncia che chiederà aiuto non solo al governo, ma anche alla Commissari­a europea per la Coesione sociale, Elisa Ferreira. Perché «c’è rischio di rivolta sociale, occorre intervenir­e prima che la situazione sfugga di mano: avete visto i disordini, la violenza contro le forze dell’ordine, gli insulti al presidente Mattarella il 6 giugno a Roma». Un rischio che lui vede e sente «da tanti nuovi poveri di questa città, che abbiamo provato a intercetta­re con gli aiuti,i buoni spesa, per gli affitti». Ma «senza un intervento del governo non è possibile mantenere un adeguato livello di servizi » ed è il motivo per cui ora non si riesce «neanche a tagliare l’erba nelle aiuole o ci sono aree verdi chiuse».

Fuori protestano quelli di

Sinistra progetto Comune che chiedono più fondi proprio per buoni spesa ed aiuti ai poveri. In Consiglio comunale la Lega per le posizioni di Nardella sullo stadio. Ma il sindaco è preoccupat­o anche per l’aeroporto: «Se c’è una lista del governo di opere strategich­e, ci deve essere l’aeroporto di Firenze. Sarebbe una delusione gigantesca non ci fosse». Preoccupat­o, visto che la procedura formalment­e per la pista parallela ancora non è partita? «La procedura col decreto semplifica­zioni ripartirà. Speriamo sia nella lista strategica», dice ammettendo che teme questa possibilit­à. Ma Nardella comunque chiede che vengano dati ai sindaci i poteri da commissari per realizzare le opere strategich­e. «Ma non si può aspettare: occorre fare, subito».

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Il Consiglio comunale allestito nel Salone dei Cinquecent­o, con i posti installati a distanza di sicurezza. Ad ogni intervento il microfono viene sanificato da un dipendente (sotto)
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