Lo studio dell’Anci: ripresa lontana e crollo fatturati fino a 10 miliardi
Primo Consiglio comunale dal vivo dopo tre mesi. Il sindaco annuncia il ritorno dei vigili di quartiere
Una «crisi senza precedenti» ha bisogno di «strumenti eccezionali». Come quelli da commissario per le grandi opere ai fondi straordinari: il sindaco Dario Nardella apre tutte le strade possibile per la ripartenza di Firenze. Il sindaco lo dice nel Salone de’ Cinquecento, riabilitato a sede del Consiglio comunale dopo tre mesi, perché consente il distanziamento di consiglieri, assessori e personale. La dimostrazione che «ancora non si può abbassare la guardia» anche se i numeri (a partire da quelli storici sui deceduti in città dal 2017 ad oggi, in aumento nel 2020 solo rispetto agli ultimi due anni) indicano che il coronavirus «non ha preso campo in città». Ma mentre si «prendono con le molle i dati», c’è da affrontare i problemi. Compreso quello della «malamovida».
Per dare maggior controllo nelle zone dove già ci sono problemi in queste sere, Nardella ha deciso di far ripartire i vigili di quartiere, sia in zone del centro (Stazione-San Lorenzo, Santa Croce-S Ambrogio, piazza Tasso-Carmine) ma anche più periferiche, come piazza Puccini-San Jacopino, parco e centro commerciale San Donato-Novoli, Brozzi-Piagge, Gioberti-Bellariva, Gavinana-Bandino e l’Isolotto. Ma quello della movida molesta «non è solo un problema di Firenze». Ecco perché oggi insieme ai sindaci di altre città italiane, a partire da quello di Milano Beppe Sala che ha sollevato lo stesso problema, si incontrerà in videoconferenza con il ministro dell’Interno Lamorgese.
Non è che il primo di una serie di incontri. Nardella è preoccupato. L’impatto della crisi su Firenze è stato devastante: tutti i settori trainanti dell’economia fiorentina, che fino all’arrivo del virus correva meglio di molte altre zone d’Italia, sono colpiti duramente perché erano tutti «internazionali, globali», dall’export al turismo al mondo
❞ Oggi insieme a Sala e ad altri sindaci avremo una videoconferenza col ministro Lamorgese Siamo a rischio rivolta sociale
❞ Se la pista parallela non sarà tra gli interventi strategici sarà una delusione Chiedo poteri straordinari per le opere
universitario. Ecco quindi che rilancia, in Consiglio, sui fondi straordinari per le città d‘arte, annuncia che chiederà aiuto non solo al governo, ma anche alla Commissaria europea per la Coesione sociale, Elisa Ferreira. Perché «c’è rischio di rivolta sociale, occorre intervenire prima che la situazione sfugga di mano: avete visto i disordini, la violenza contro le forze dell’ordine, gli insulti al presidente Mattarella il 6 giugno a Roma». Un rischio che lui vede e sente «da tanti nuovi poveri di questa città, che abbiamo provato a intercettare con gli aiuti,i buoni spesa, per gli affitti». Ma «senza un intervento del governo non è possibile mantenere un adeguato livello di servizi » ed è il motivo per cui ora non si riesce «neanche a tagliare l’erba nelle aiuole o ci sono aree verdi chiuse».
Fuori protestano quelli di
Sinistra progetto Comune che chiedono più fondi proprio per buoni spesa ed aiuti ai poveri. In Consiglio comunale la Lega per le posizioni di Nardella sullo stadio. Ma il sindaco è preoccupato anche per l’aeroporto: «Se c’è una lista del governo di opere strategiche, ci deve essere l’aeroporto di Firenze. Sarebbe una delusione gigantesca non ci fosse». Preoccupato, visto che la procedura formalmente per la pista parallela ancora non è partita? «La procedura col decreto semplificazioni ripartirà. Speriamo sia nella lista strategica», dice ammettendo che teme questa possibilità. Ma Nardella comunque chiede che vengano dati ai sindaci i poteri da commissari per realizzare le opere strategiche. «Ma non si può aspettare: occorre fare, subito».