Corriere Fiorentino

«Plexiglass Auschwitz» Tutti contro il leghista

Borgo San Lorenzo: diventa un caso nazionale il post di un consiglier­e

- Mauro Bonciani

Ha paragonato la scuola con il plexiglass (eventuale) e le mascherine ai campi di concentram­ento nazisti. Il post del consiglier­e comunale leghista di Borgo San Lorenzo ha subito una condanna bipartisan e alla fine è stato costretto a scusarsi.

Alla fine si è arreso all’onda di sdegno e proteste per il suo post. «Mi sento di chiedere scusa, per una foto, inopportun­a, a corredo di un post che ho condiviso e lo faccio per coloro che si sono sentiti offesi per quella foto. Volevo solo criticare il decreto scuola e non era intenzione riaprire per nessuno una ferita dolorosa e la frase più buia della storia moderna», ha scritto su Facebook ieri pomeriggio Claudio Ticci, il consiglier­e comunale leghista di Borgo San Lorenzo che domenica ha pubblicato un post con l’immagine del cancello di Auschwitz e la scritta «La scuola educa alla libertà».

Nessun accenno però alle sue dimissioni da consiglier­e, chieste da molti dopo il suo accostamen­to tra l’Olocausto e le politiche del governo sulla scuola. Il post su Facebook, secondo lo stesso Ticci, ex componente della segreteria Pd di

Borgo nel 2015 poi passato alla Lega, voleva denunciare le politiche governativ­e:- «Pd+ 5stelle+ Leu+ Italia Viva… vi dovete vergognare! Il plexiglass ce l’avete al posto dei neuroni», ha scritto sotto l’immagine ritoccata dell’ingresso del campo di sterminio nazista, post poi rimosso.

Il primo a denunciare è stato, sempre sulla Rete, il sindaco della cittadina in provincia di Firenze, Paolo Omoboni: «La foto si commenta da sola. Si può essere critici verso un partito, un’idea, una legge, ma usare queste immagini, in particolar­e se chi la usa è un rappresent­ante istituzion­ale, è inaccettab­ile. Si scusi e cancelli il post». «Il post mi inorridisc­e. Il dissenso politico non può raggiunger­e questi ignobili livelli. Chieda scusa e rimuova l’immagine. In questo momento, così difficile per il nostro Paese, non è tollerabil­e che rappresent­anti delle istituzion­i si lascino andare a queste bassezze», ha sottolinea­to la vice ministro all’istruzione Anna Ascani, mentre la vice presidente della Regione, Monica Barni ha sottolinea­to «Sono parole e pensieri vergognosi, frutto di idea malsana della politica» e per il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani si tratta «di una provocazio­ne sconcertan­te». Per la segretaria regionale del Pd, Simona Bonafé «Il post rimarca la distanza della classe dirigente leghista da qualsiasi sensibilit­à, valore democratic­o o conoscenza della storia e ricorda il bassissimo livello politico e anche umano» e Salvini e i vertici regionali «dovrebbero espellere un personaggi­o del genere». Valeria Cammelli, coordinatr­ice Cgil Mugello, ha commentato il post dell’esponente leghista:«Il tarlo della superficia­lità, della ricerca di scontro, dell’utilizzo della violenza verbale si insinua anche fra noi». E per il parlamenta­re del Psi, Riccardo Nencini «le scuse non bastano. Alcuni partiti, in testa la Lega e FdI hanno sdoganato un modo di fare che è lesivo dei principi di libertà e democrazia a cui questo Paese si ispira».Critiche sono arrivate anche dai partiti che non fanno parte della maggioranz­a. «Se il consiglier­e comunale leghista Claudio Ticci, avesse un minimo di decenza e di rispetto per l’istituzion­e, prima chiederebb­e scusa e poi si dimettereb­be. Visto che non sembra intenziona­to a farlo, mi auguro che i vertici toscani della Lega gli chiedano un passo indietro», ha detto la candidata alla presidenza della Regione per M5S, Irene Galletti.

Dura anche la parlamenta­re fiorentina di Forza Italia, Deborah Bergamini: «La scuola è l’antitesi di Auschwitz. È il vaccino contro la cultura dell’odio e della diffidenza verso la diversità. Paragonare la scuola ad Auschwitz non solo è indegno, ma dimostra grande l’ignoranza; fare simili parallelis­mi è indecente. Mi auguro che i vertici della Lega intervenga­no contro parole che non possono e non devono trovare spazio nella nostra coalizione».

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L’immagine dei cancello di Auschwitz con la scritta «La scuola educa alla libertà» postata su Facebook
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Il consiglier­e della Lega Claudio Ticci

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