Corriere Fiorentino

Chiusi ticket: alta velocità + bus per Val d’Orcia

Trenitalia conferma la fermata del Frecciaros­sa. Il biglietto utilizzabi­le anche per i pullman

- Edoardo Semmola

Un Comune di 8.500 abitanti caput mundi? Se per «mundus» intendiamo l’area sud della Toscana che va dall’Amiata alla Val d’Orcia, passando per Siena, e se si consideran­o le rotte ferroviari­e, non è esagerato dirlo. Infatti a Chiusi si festeggia (per la seconda volta) e con gran gioia l’arrivo dell’alta velocità. Quello che il sindaco Juri Bettollini chiama «il nostro Frecciaros­sa». E con lo stesso biglietto, grazie al progetto «Ultimo miglio», si potrà salire su un pullman che porta in Val d’Orcia, sull’Amiata e perfino sul Trasimeno. «Da domenica vedremo il biglietto in vendita sul sito di Trenitalia e sarà un’autentica emozione — dice Bettollini — perché, dopo il caos del virus, è un traguardo assolutame­nte non scontato».

Progetto sperimenta­le lo scorso anno, salutato con 16 mila biglietti al 7 gennaio scorso, feste di piazza, entusiasmo via social. E ora pronto a tornare per un’altra stagione (si spera) turistica dal 14 giugno con due stop, alle 8.02 la mattina e alle 21.16 la sera. «Siamo l’unico Comune non capoluogo d’Italia ad avere una fermata».

Bettollini ci ha speso un pezzo delle «mie promesse elettorali» e ha incassato. «A Trenitalia non ho venduto solo Chiusi-Chianciano Terme ma tutto il territorio: l’Amiata, il Trasimeno, tutto il Senese». Ne è nata «la strategia turistica www.toscanaumb­riaintreno.it con offerte a biglietto del treno incluso e convenzion­i con Federalber­ghi, tour operator, agenzie. Sconti per chi usa il nostro Frecciaros­sa». In questa sua strategia ha potenziato i pullman per la Val d’Orcia, Montalcino e i collegamen­ti con Siena. Diventando la centrale operativa spostament­i di tutto il senese. «È questo il senso del progetto Ultimo miglio di Trenitalia: arrivi da noi e poi sei a un miglio da tante mete turistiche». Perché, come scrive il sindaco su Facebook, «anche se il Covid ha modificato le certezze di tutti noi, dovremo ripartire da quella sinergia tra territori, associazio­ni e cittadini per dimostrare quanto questo treno sia fondamenta­le per la vita turistica e non solo di un’area geografica dalla bellezza straordina­ria».

È a quel punto che Bettolini ha teso una mano al collega Luigi De Mossi, sindaco di Siena, per capire se e come mettere insieme le forze: «Li ho stuzzicati e cercati a Siena ma non ho avuto altro che silenzio», dice. «A loro il bus non piace più, volevano il treno come navetta. E quest’anno la Regione ci sta pensando ad accontenta­rli». Ma non è un problema urgente, lui pensa alle città ai due estremi della tratta: Roma e Firenze. «Per il primo Frecciaros­sa, il 14, vorrei invitare attraverso la stampa Dario Nardella e Virginia Raggi, sarebbe un gran bel segnale».

E a Palazzo Pubblico come la vedono questa possibile sinergia in chiave trasporto e turismo con la piccola Chiusi? «La priorità per il sindaco è la linea per Firenze senza fermate intermedie più che la tratta per Chiusi — rispondono da Siena — Su questo ha da poco scritto a Ferrovie. Il dialogo con Chiusi comunque c’è».

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Juri Bettollini, sindaco di Chiusi

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