Corriere Fiorentino

«IL VERO PROBLEMA È L’IMPUNITÀ»

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Caro direttore, sono un (da poco) ex dirigente d’azienda originario di Padova e abito da oltre vent’anni in via dei Neri. Voglio esprimerle tutta la mia approvazio­ne e il mio sostegno per l’impegno che, lei personalme­nte e i suoi colleghi del Corriere Fiorentino, state esprimendo a difesa della nostra città aggredita e soffocata dal fenomeno della movida. Anche in passato avete denunciato i danni enormi che le manifestaz­ioni di inciviltà di queste minoranze ci infliggono, ma ora sto vedendo per fortuna che il vostro impegno si sta facendo incessante e pressante. È ciò di cui abbiamo bisogno! Grazie! Paolo Poletto

Caro direttore, più che punire o fare multe si dovrebbe fare una cosa sola: insegnare ai genitori a fare i genitori perché da un po’ di tempo a questa parte non sanno insegnare l’educazione e il rispetto per gli altri. Evidenteme­nte quando una società è in decadenza per i valori culturali, i risultati sono questi. Pietro

Caro direttore, Firenze vive di turismo e ci vogliono delle regole così come per la movida perché non si parla di chi esce la sera per fare una bevuta e prendere una boccata d’aria ma di cialtroni che si ubriacano, vomitano e orinano dappertutt­o. Si parla di rispetto dei residenti, cittadini che pagano le tasse e rispetto per la basilica di Santo Spirito che viene oltraggiat­a tutti i fine settimana. Alessandro Villoresi

CCaro direttore, i turisti non vanno bene perché fanno casino e quindi è bene tenerli lontani dalla città che deve essere solo per i residenti! Chi esce la sera per fare una bevuta e prendere una boccata d’aria è un povero fancazzist­a che dovrebbe stare in casa. Ma perché non dice che il modello di città da lui auspicato è quello che voleva il Savonarola? Lettera firmata aro direttore, quello che raccontate sulle pagine del giornale, purtroppo succede in troppi centri storici, il nulla di giorno e la notte il caos. Alessio Pieraccini

CCaro direttore, l’altra sera in Borgo Allegri c’è stata gente fino alle 3. 30 di notte , la strada era piena, tutti senza mascherine e neanche un controllo delle forze dell’ordine! Anzi una pattuglia di vigli è passata ma ha tirato diritto senza dire niente... Mario Corbelli aro direttore, ma in fondo se pure la politica con ancora morti da numeri di strage in Italia, non ha cambiato una virgola della sua malapoliti­ca, perché la gente comune dovrebbe cambiare? Prima la serata divertente era ubriacarsi fino a vomitare e ingurgitar­e qualsiasi sostanza chimica capitasse sotto mano per poi farsi selfie da postare su Instagram, perché 3 mesi di quarantena doveva far riattivare neuroni ormai defunti da tempo? C’è da sperare anche che i residenti di Sant’Ambrogio, dopo i disordini dei giorni scorsi, facciano una denuncia per verificare se davvero al 112 erano troppo impegnati... Simone Ospri

Caro direttore, il problema è la mancanza di controlli e l’impunità. In un momento dove non ci sono stranieri la situazione non mi sembra particolar­mente migliorata. Giovanni Gardini

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