Serie C, solo due sì ai play off
La ripresa Pontedera e Arezzo decidono di non partecipare agli spareggi per la B: «Troppe spese» Rimangono in corsa Carrarese e Robur. A Siena la presidente respinge le dimissioni del medico
Quattro squadre toscane si erano garantite il diritto a giocarsi la promozione in Serie B, ma solo due lo eserciteranno: Carrarese e Siena. Arezzo e Pontedera si sono invece hanno rinunciato ai play-off di C a «partecipazione volontaria», formula anomala come il contesto temporale in cui si colloca, con le squadre che torneranno in campo a più di quattro mesi dall’interruzione definitiva del campionato causa emergenza sanitaria.
La rincorsa all’ultimo treno con destinazione Serie B sarà breve ma intensa: i play off si svolgeranno dall’1 al 22 luglio, interamente in gara unica (niente confronti sviluppati su andata e ritorno). Il programma: 1 e 5 luglio i due turni tra squadre dello stesso girone, il 9 ed il 13 quelli della fase nazionale, il 17 le semifinali, il 22 la finale. Si giocherà sempre in casa di chi ha ottenuto il miglior piazzamento nella classifica cristallizzata alla data di sospensione definitiva del campionato ma in minima parte modificata in base al tanto discusso algoritmo. La disputa dei play off è di per sé una vittoria per la Carrarese, sul piede di guerra quando — un mese fa — l’assemblea della Lega Pro aveva stabilito il merito sportivo (il rapporto tra punti e incontri giocati) come criterio per determinare la quarta squadra promossa in B, proposta poi bocciata dal Consiglio Federale. La squadra di Baldini, in virtù del secondo posto nel girone A, entrerà in scena direttamente nella fase nazionale, aggirando così i primi due turni.
Anche la Robur prenderà parte ai play-off. «La formula non mi entusiasma. La città e la piazza però meritano di vedere il nome di Siena protagonista in questo palcoscenico», afferma la presidente Anna
Durio, che ha respinto le dimissioni presentate dal responsabile sanitario del club Domenico Di Mambro, ufficialmente «per incompatibilità di tipo lavorativo», proponendogli di coordinare dall’esterno lo staff medico. Entro la fine della settimana è inoltre attesa la sentenza della Corte d’Appello Federale: il Siena, deferito, rischia (seriamente) 2 punti di penalizzazione per il mancato pagamento degli stipendi di gennaio e febbraio entro la scadenza prevista (16 marzo), fattore potenzialmente determinante per la composizione degli accoppiamenti dei playoff.
A cui hanno invece rinunciato Pontedera e Arezzo. «Per giocare un mese dovremmo spendere tra i 90 ed i 160 mila euro per tamponi, sanificazioni e rinnovi di contratto. Abbiamo un equilibrio finanziario da preservare», spiega il dg del Pontedera Paolo Giovannini. Per il presidente del Cavallino Giorgio La Cava i motivi del no sono da ricercarsi «nell’enorme difficoltà a far rispettare il protocollo sanitario». Non ha invece facoltà di scelta la Pianese, prima tra le toscane di C a scendere in campo nel play out con la Pergolettese (andata a Grosseto il 27 giugno, ritorno in trasferta il 30). La affronterà con un nuovo tecnico, Pasquale Catalano, chiamato a sostituire Marco Masi.