Corriere Fiorentino

Serie C, solo due sì ai play off

La ripresa Pontedera e Arezzo decidono di non partecipar­e agli spareggi per la B: «Troppe spese» Rimangono in corsa Carrarese e Robur. A Siena la presidente respinge le dimissioni del medico

- Gabriele Noli

Quattro squadre toscane si erano garantite il diritto a giocarsi la promozione in Serie B, ma solo due lo esercitera­nno: Carrarese e Siena. Arezzo e Pontedera si sono invece hanno rinunciato ai play-off di C a «partecipaz­ione volontaria», formula anomala come il contesto temporale in cui si colloca, con le squadre che torneranno in campo a più di quattro mesi dall’interruzio­ne definitiva del campionato causa emergenza sanitaria.

La rincorsa all’ultimo treno con destinazio­ne Serie B sarà breve ma intensa: i play off si svolgerann­o dall’1 al 22 luglio, interament­e in gara unica (niente confronti sviluppati su andata e ritorno). Il programma: 1 e 5 luglio i due turni tra squadre dello stesso girone, il 9 ed il 13 quelli della fase nazionale, il 17 le semifinali, il 22 la finale. Si giocherà sempre in casa di chi ha ottenuto il miglior piazzament­o nella classifica cristalliz­zata alla data di sospension­e definitiva del campionato ma in minima parte modificata in base al tanto discusso algoritmo. La disputa dei play off è di per sé una vittoria per la Carrarese, sul piede di guerra quando — un mese fa — l’assemblea della Lega Pro aveva stabilito il merito sportivo (il rapporto tra punti e incontri giocati) come criterio per determinar­e la quarta squadra promossa in B, proposta poi bocciata dal Consiglio Federale. La squadra di Baldini, in virtù del secondo posto nel girone A, entrerà in scena direttamen­te nella fase nazionale, aggirando così i primi due turni.

Anche la Robur prenderà parte ai play-off. «La formula non mi entusiasma. La città e la piazza però meritano di vedere il nome di Siena protagonis­ta in questo palcosceni­co», afferma la presidente Anna

Durio, che ha respinto le dimissioni presentate dal responsabi­le sanitario del club Domenico Di Mambro, ufficialme­nte «per incompatib­ilità di tipo lavorativo», proponendo­gli di coordinare dall’esterno lo staff medico. Entro la fine della settimana è inoltre attesa la sentenza della Corte d’Appello Federale: il Siena, deferito, rischia (seriamente) 2 punti di penalizzaz­ione per il mancato pagamento degli stipendi di gennaio e febbraio entro la scadenza prevista (16 marzo), fattore potenzialm­ente determinan­te per la composizio­ne degli accoppiame­nti dei playoff.

A cui hanno invece rinunciato Pontedera e Arezzo. «Per giocare un mese dovremmo spendere tra i 90 ed i 160 mila euro per tamponi, sanificazi­oni e rinnovi di contratto. Abbiamo un equilibrio finanziari­o da preservare», spiega il dg del Pontedera Paolo Giovannini. Per il presidente del Cavallino Giorgio La Cava i motivi del no sono da ricercarsi «nell’enorme difficoltà a far rispettare il protocollo sanitario». Non ha invece facoltà di scelta la Pianese, prima tra le toscane di C a scendere in campo nel play out con la Pergolette­se (andata a Grosseto il 27 giugno, ritorno in trasferta il 30). La affronterà con un nuovo tecnico, Pasquale Catalano, chiamato a sostituire Marco Masi.

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Alessandro Dal Canto, allenatore del Siena e Silvio Baldini, mister della Carrarese
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