La Conferenza episcopale
I vescovi ringraziano parroci e volontari Sì alla beatificazione di don Barsotti
«I ragazzi e le loro famiglie stanno a cuore alla Chiesa». Con queste parole i vescovi toscani, riuniti nella Conferenza episcopale toscana, si sono rivolti ai giovani e alle loro famiglie per far sentire la propria vicinanza in un momento dove la condivisione e la collettività, tra i giovani fedeli, sono state messe a dura prova dal lockdown. È vero che le celebrazioni liturgiche sono ricominciate, seppur con i dovuti protocolli di sicurezza, ma restano ferme molte attività rivolte ai ragazzi, come il catechismo e le possibili attività estive e residenziali annullate. «La programmazione di possibili attività estive con i ragazzi è ora al centro della riflessione ecclesiale — hanno detto i vescovi — Se è complicato pensare ad attività residenziali come i campi scuola, ci sono maggiori possibilità per l’organizzazione di oratori estivi e altre attività che coinvolgano bambini e ragazzi durante il giorno. In questo senso organizzazioni come Anspi o Csi possono dare un supporto progettuale e tecnico molto importante». E non va meglio per comunioni e cresime: «Le prospettive destano preoccupazione per la ripresa di momenti importanti della vita parrocchiale e diocesana, quale la celebrazione in forma comunitaria dei Sacramenti dell’Iniziazione Cristiana dei ragazzi per i quali si ribadisce comunque il rinvio al prossimo autunno e la necessità di dover pensare a forme di presenza contingentate». In apertura della Conferenza episcopale, il Cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze e presidente della Cet, ha ripercorso le fasi attraversate in questi mesi, e la graduale ripresa della vita liturgica fino alla possibilità di tornare alle celebrazioni in presenza del popolo, con l’osservanza delle norme per il contenimento del contagio, secondo il protocollo concordato con il Governo e le indicazioni della Cei. Dopodiché i vescovi hanno sentito il bisogno di esprimere tutta la loro gratitudine ai sacerdoti, «per quanto hanno fatto e stanno facendo», e alle comunità parrocchiali che «hanno reso possibili tutte le operazioni necessarie per svolgere in sicurezza le celebrazioni liturgiche, con un coinvolgimento numericamente importante di volontari che hanno dimostrato disponibilità, generosità e senso di responsabilità». Durante l’incontro, i vescovi hanno espresso inoltre «una forte preoccupazione riguardo le scuole paritarie, per le quali non è stata dimostrata attenzione: i vescovi toscani condividono quanto espresso dalla Cei, circa la necessità di sostenere questi istituti che offrono un servizio prezioso per tante famiglie e utile per lo Stato». E infine, la Conferenza episcopale toscana ha dato parere favorevole all’introduzione della causa di beatificazione di don Divo Barsotti, già espresso nel 2011 e ora rinnovato dopo lo svolgimento delle fasi preparatorie all’apertura del processo. Mistico, poeta, teologo, scrittore, don Barsotti, scomparso nel 2006, è stato fondatore della Comunità dei figli di Dio.