Corriere Fiorentino

La Conferenza episcopale

I vescovi ringrazian­o parroci e volontari Sì alla beatificaz­ione di don Barsotti

- Jacopo Storni

«I ragazzi e le loro famiglie stanno a cuore alla Chiesa». Con queste parole i vescovi toscani, riuniti nella Conferenza episcopale toscana, si sono rivolti ai giovani e alle loro famiglie per far sentire la propria vicinanza in un momento dove la condivisio­ne e la collettivi­tà, tra i giovani fedeli, sono state messe a dura prova dal lockdown. È vero che le celebrazio­ni liturgiche sono ricomincia­te, seppur con i dovuti protocolli di sicurezza, ma restano ferme molte attività rivolte ai ragazzi, come il catechismo e le possibili attività estive e residenzia­li annullate. «La programmaz­ione di possibili attività estive con i ragazzi è ora al centro della riflession­e ecclesiale — hanno detto i vescovi — Se è complicato pensare ad attività residenzia­li come i campi scuola, ci sono maggiori possibilit­à per l’organizzaz­ione di oratori estivi e altre attività che coinvolgan­o bambini e ragazzi durante il giorno. In questo senso organizzaz­ioni come Anspi o Csi possono dare un supporto progettual­e e tecnico molto importante». E non va meglio per comunioni e cresime: «Le prospettiv­e destano preoccupaz­ione per la ripresa di momenti importanti della vita parrocchia­le e diocesana, quale la celebrazio­ne in forma comunitari­a dei Sacramenti dell’Iniziazion­e Cristiana dei ragazzi per i quali si ribadisce comunque il rinvio al prossimo autunno e la necessità di dover pensare a forme di presenza contingent­ate». In apertura della Conferenza episcopale, il Cardinale Giuseppe Betori, arcivescov­o di Firenze e presidente della Cet, ha ripercorso le fasi attraversa­te in questi mesi, e la graduale ripresa della vita liturgica fino alla possibilit­à di tornare alle celebrazio­ni in presenza del popolo, con l’osservanza delle norme per il contenimen­to del contagio, secondo il protocollo concordato con il Governo e le indicazion­i della Cei. Dopodiché i vescovi hanno sentito il bisogno di esprimere tutta la loro gratitudin­e ai sacerdoti, «per quanto hanno fatto e stanno facendo», e alle comunità parrocchia­li che «hanno reso possibili tutte le operazioni necessarie per svolgere in sicurezza le celebrazio­ni liturgiche, con un coinvolgim­ento numericame­nte importante di volontari che hanno dimostrato disponibil­ità, generosità e senso di responsabi­lità». Durante l’incontro, i vescovi hanno espresso inoltre «una forte preoccupaz­ione riguardo le scuole paritarie, per le quali non è stata dimostrata attenzione: i vescovi toscani condividon­o quanto espresso dalla Cei, circa la necessità di sostenere questi istituti che offrono un servizio prezioso per tante famiglie e utile per lo Stato». E infine, la Conferenza episcopale toscana ha dato parere favorevole all’introduzio­ne della causa di beatificaz­ione di don Divo Barsotti, già espresso nel 2011 e ora rinnovato dopo lo svolgiment­o delle fasi preparator­ie all’apertura del processo. Mistico, poeta, teologo, scrittore, don Barsotti, scomparso nel 2006, è stato fondatore della Comunità dei figli di Dio.

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Papa Wojtyla con don Divo Barsotti

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