Nuovi schemi in attacco, per fare posto a Ribery
Nella marcia di avvicinamento alla partita contro il Brescia provati vari schemi, con un’attenzione particolare all’attacco: Vlahovic favorito su Cutrone, Castrovilli più avanzato?
Ripartirà dalle certezze Beppe Iachini, ma con la forza delle alternative e soprattutto dei recuperi. Da giorni la Fiorentina ha messo nel mirino il Brescia e dopo settimane di lento riavvicinamento alla normalità adesso si lavora finalmente in ottica partita. Con gli allenamenti ripresi nella giornata di ieri il tecnico comincia a prendere in considerazione le varie ipotesi di formazione, ma non ci sarebbe troppo da stupirsi se la sua Fiorentina dovesse ripartire da dove aveva lasciato, a inizio marzo, nel recupero della gara di Udine.
Il cosiddetto usato sicuro resta il 3-5-2 che Iachini ha impiegato con continuità fin dal suo arrivo a Firenze, con Lirola e Dalbert esterni ma con compiti di copertura. Comunque gli esperimenti delle ultime settimane raccontano di una rinnovata propensione offensiva, principalmente dettata dal recupero di Franck Ribery. Il francese ha ancora qualche fastidio alla caviglia, specialmente nei contrasti, ma sul suo rientro in campo non ci sono dubbi, già da lunedì prossimo, ed è per questo che l’allenatore viola sta preparando una nuova scacchiera in cui insieme a Ribery possano coesistere sia Chiesa che Vlahovic. Nella corsa a una maglia da centravanti è per forza il serbo a partire avvantaggiato rispetto a Cutrone, Chiesa resta intoccabile, per Iachini si tratta perciò di capire come gestire l’inserimento (graduale) di Ribery in un attacco che prima dello stop aveva trovato buoni equilibri. La prima opzione è quella di prevedere un trequartista dietro ai due attaccanti, e non dovesse partire titolare Ribery potrebbe essere Castrovilli a ritrovarsi avanzato di qualche metro in campo; la seconda quella di un 4-3-3 nel quale cercare si sviluppare il gioco soprattutto sulle corsie esterne magari affidandosi alla rapidità di Sottil da sfruttare a partita in corso.
Tattica a parte, come hanno confermato le recenti gare di Coppa Italia, grande differenza la farà anche la condizione fisica, ed è in questa direzione che ha lavorato soprattutto lo staff di Iachini. Una fase iniziale di recupero dopo il cosiddetto lockdown, poi giorno dopo giorno il ritorno a carichi più impegnativi pur senza forzare, infine il lavoro di gruppo avviato dopo le riaperture del 18 maggio. La tabella di marcia è stata rispettata nonostante la Fiorentina sia stata tra le squadre più colpite dal Coronavirus.
Discorso a parte merita invece Kouamè visto che nel suo caso la priorità è quella di non prendersi rischi. L’ex Genoa sta sempre meglio e ieri si è rivisto anche nel gruppo che si è allenato al centro sportivo, ma il suo debutto in maglia viola sarà rinviato per evitare pericolose ricadute: solo quando sarà pienamente ristabilito dopo l’infortunio al legamento crociato del ginocchio tornerà in campo. È in quel finale di stagione, presumibilmente da luglio in poi, che Iachini si augura di aver già messo al sicuro la salvezza in modo da giocarsi residue chance di rimonta e di conferma sulla panchina della Fiorentina.
In una posizione di classifica ambigua che non legittima per il momento sogni di gloria il primo obiettivo alla ripresa del campionato resta mettersi al riparo da imprevisti e visto che la prima trasferta sarà a Roma contro una Lazio in corsa scudetto ripartire bene contro il Brescia avrebbe un grande valore. Di certo peggio di Iachini sta l’allenatore dei lombardi Diego Lopez alle prese con una classifica disperata e il caso Balotelli. Non solo, perché anche in difesa Canchellor è ancora ai box e Cistana soltanto convalescente, tanto che contro la Fiorentina potrebbe esordire il diciottenne Papetti accanto al più esperto Dessena.
Iachini dovrebbe ripartire dal classico 3-5-2, ma sta provando altre soluzioni per inserire al meglio Ribery