Taglio ingaggi Fiorentina, l’accordo con i calciatori: via un mese di stipendi
I calciatori viola rinunceranno a una mensilità. Oggi corteo dei tifosi per il nuovo stadio
I giocatori della Fiorentina rinunciano a una mensilità di stipendio per aiutare la società dopo il blocco dovuto al Covid 19. Lo ha comunicato direttamente il club viola ieri sera, informando che «è stata siglato l’accordo con tutti i giocatori della prima squadra che prevede la riduzione del corrispettivo fisso inizialmente concordato per la stagione 2019/20». Staff e mister, inoltre, hanno prolungato il contratto per finire la stagione senza aumentare le mensilità.
Il presidente Rocco Commisso in più di una circostanza ha assicurato che, grazie alla solidità del gruppo Mediacom,
la Fiorentina non avrebbe avuto ripercussioni sul piano finanziario dopo la pandemia. I giocatori si sono comunque allineati a quanto fatto dai colleghi delle altre squadre e hanno accettato di rinunciare a parte degli ingaggi. Come la maggior parte dei club di Serie A, i tesserati viola lasciano nelle casse societarie l’importo che avrebbero percepito in un mese. La prima società ad aver adottato questo provvedimento è stata la Juventus insieme ai suoi giocatori.
Poi è stata la volta degli altri, anche della Roma dove hanno rinunciato a quattro mensilità e contribuito a pagare altri dipendenti. «La trattativa si è svolta in un clima di massima disponibilità e cordialità tra le parti in causa, Società, calciatori e agenti», ha aggiunto il comunicato. La
Fiorentina, inoltre, ha tenuto a ringraziare la squadra per il gesto di sensibilità. «La società ringrazia gli atleti che hanno sottoscritto e condiviso l’accordo per la sensibilità dimostrata nel voler concretamente contribuire a tutelare il club, in un periodo particolarmente complicato non solo per il mondo del calcio ma per l’intera collettività».
Prima di questa rinuncia, tutti i giocatori avevano partecipato attivamente alla raccolta fondi Forza & Cuore voluta da Commisso e che è servita per donare oltre 870.000 euro agli ospedali di Firenze. Due mesi fa la proprietà viola aveva anche fatto richiesta di attivazione del Fondo di Integrazione Salariale, come previsto dal Decreto «Cura Italia», per un numero di cinquanta dipendenti. Sono stati coinvolti, in questo, coloro che durante il lockdown non hanno potuto svolgere le proprie mansioni nemmeno da casa, nell’ormai consolidato sistema di lavoro agile. Tuttavia è stato il patron Commisso, con un’integrazione, ad assicurare lo stesso stipendio.
Nel frattempo il mondo del tifo organizzato ha previsto per questa sera una passeggiata per mostrare vicinanza alla proprietà sul tema stadio. Franchi o Campi Bisenzio, non fa differenza: la volontà dei tifosi è avere un impianto moderno. L’appuntamento è per le 19 al parcheggio della Coop di Ponte a Greve, seguirà un giro per Firenze che terminerà presso l’impianto di Campo di Marte.