Corriere Fiorentino

Un’altra notte di caos Ma Nardella lancia l’appello ai residenti

«Sulla movida non create tensioni»

- Antonio Passanese

Un’altra notte di caos in centro per la movida molesta, decine di sms di protesta dei residenti. Ma il sindaco Nardella: «Cerchiamo di capire le ragioni dei locali».

Un’altra notte insonne, tra schiamazzi, partite di calcetto, cori da stadio, alcol che scorre a fiumi. E messaggi che di continuo arrivano sul (mio) telefonino. Messaggi di residenti esasperati, costretti a convivere con gli effetti dirompenti della mala movida. Dopo aver chiamato ripetutame­nte le forze dell’ordine e i vigili, che difficilme­nte riescono in interventi risolutivi per varie ragioni, affidano le loro frustrazio­ni e proteste al cronista. Se dal lunedì al giovedì le chat quasi tacciono, è dal venerdì che si scatena l’inferno.

E in una notte come quella tra venerdì e sabato scorsi, capita così di ricevere una cinquantin­a di messaggi con racconti, video in presa diretta e foto. Così. Ore 1,15 piazza Santo Spirito. «Le forze dell’ordine stanno andando via ma in piazza e sul sagrato c’è una tale concentraz­ione di gente che fanno fatica a passare con le auto. Ai varchi nessun controllo e regna l’anarchia». Ore ore 2,25, via del Presto di San Martino. «Questa notte neanche i doppi vetri e le persiane sbarrate ci aiutano. Da venti minuti un gruppo di ragazzi suona ossessivam­ente i bonghi. E davanti al nostro ingresso c’è una pozza di piscio. Ho provato a contattare il pronto intervento della polizia municipale. Nessuna risposta». Ore 3, di nuovo da

piazza Santo Spirito: «Pochi minuti fa ho provato ad attraversa­re il sagrato e poi la piazza. È stato impossibil­e! A terra vetri e quintali di plastica. Ci sono assembrame­nti ovunque, sembra che il coronaviru­s non sia mai esistito. Quasi nessuno porta la mascherina». Ore 3,10, Borgo Pinti: «Sembra di avere la gente in casa. Bastaaaaaa­a! Ho provato a chiedere un po’ di silenzio e sono partiti i fischi. Io la prosgolo

sima settimana vado in Procura e denuncio tutti». Ore 3,15, piazza Strozzi:

«Decine e decine di persone appiccicat­e le une alle altre, molte hanno bottiglie e bicchieri di vetro. Le urla sono assordanti. Ma non c’era un’ordinanza del Comune che vietava la vendita di vetro dalle 20? Dove sono i controlli?». Ore 3,25, piazza dei Ciompi:

«Un gruppetto di ubriachi nord africani si sta pestando.

Uno di loro ha spaccato una bottiglia e le sta brandendo contro gli altri». Ore 3,27,

Borgo La Croce: «Stesse scene di sempre. Urlano tutti, pisciano ovunque mentre in via dell’Ortone ci vanno a consumare la cocaina». Ore 4, via

dei Coverelli: «Dalle mie finestre vedo rigagnoli di pipì provenire dalla facciata laterale della basilica di Santo Spirito. Si sta pian piano formando un laghetto. Oramai quest’andella chiesa per tutti è il pisciatoio. Lo chiamano così i ragazzi. Che desolazion­e: bisogna farsi sentire. Non è più il tempo del silenzio ma è quello dell’azione. E insieme possiamo ottenere qualche risultato». Ore 4, ancora Santo Spirito ma con un resoconto dettagliat­o di tutta la nottata: «È’ l’una del mattino e davanti alle mie finestre c’è una folla iper eccitata. All’ingresso della mia abitazione tre ragazzi sniffano coca mentre la gente continua a passare e pisciare. Alle 1,20 una ragazza, in compagnia di tre persone, d’improvviso si tira giù il pantalone e le mutandine e inizia a fare pipì. Poi, una volta finito, si ricompone e va via. Alle 2 mi infilo i tappi nelle orecchie e vado a dormire. Alle 4 alcuni ragazzi iniziano a suonare i campanelli e a cantare a squarciago­la. Inneggiano al Napoli che ha vinto sulla Juve. Non sono napoletani ma fiorentini. Riprendo sonno alle 7. E un’altra nottata è passata».

Nella chat dei comitati e dei gruppi di residenti danneggiat­i dalla movida molesta, uno degli ultimi messaggi arriva alle 4,30 da piazza Sant’Ambrogio, quella stessa piazza dai cui balconi, due settimane fa, vennero lanciate le uova ad alcuni ubriachi che litigavano fra loro alle 3 del mattino. Questa volta a togliere il sonno a chi vive di fronte alla chiesa sono 4 ragazzi che hanno pensato bene di organizzar­e una partita di calcetto tra l’edicola e il sagrato. «Abbiamo chiamato i carabinier­i, e questa volta sono arrivati. Però hanno sempliceme­nte invitato quei maleducati a smettere. Forse una multa avrebbe insegnato loro qualcosa».

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Un tappeto di bottiglie, bicchieri e rifiuti ieri mattina sul sagrato di Santo Spirito (foto di una residente)

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