Firenze premia la sua Sanità
Fiorini d’Oro a chi era sul fronte del virus. Il sindaco Nardella: abbraccio doveroso
«Era doveroso conferire i Fiorini d’oro alle personalità che si sono distinte nella sanità, nel sociale e nel volontariato durante i terribili mesi della pandemia». Così il sindaco Nardella domani concederà la massima onorificenza di Firenze a sanitari e volontari.
«Una notte non riuscivo a dormire e mi sono chiesta cosa potevo fare per non essere inutile in questa pandemia. E così ho chiamato la Caritas». E da quel giorno, Paola Cozzi
Mazzucchelli, 57 anni e madre di 4 figli, è diventata volontaria alla mensa in via Baracca per tre mattine alla settimana. Arriva sempre prestissimo col suo sorriso smagliante e comincia a lavare le verdure in cucina, poi sale a pian terreno e consegna i pasti ai bisognosi, i nuovi poveri del Coronavirus. «Ma io sono soltanto un granellino di sabbia in un esercito di volontari che fanno del bene con amore», dice lei umilissima. Anche per questa umiltà, domani nel giorno del patrono di Firenze, San Giovanni Battista, le sarà conferito, in rappresentanza della Caritas, il Fiorino d’oro, onorificenza assegnata da Palazzo Vecchio ogni anno. Fiorini speciali come questo 2020, dedicati al mondo della sanità e del volontariato.
Tra i premiati anche Enrico
Betti, 82 anni, volontario nei servizi sociali della Misericordia di Firenze: «Nonostante l’età e a parte un po’ di mal di schiena, sono ancora in buona salute e continuo, come ho fatto negli ultimi 32 anni, a prestare soccorso a chi ne ha più bisogno». Tra i servizi svolti da Enrico, la misurazione della febbre all’ingresso dei fedeli nelle chiese. E ancora, sarà insignita anche Vanessa Dongfack Nguetsop,
infermiera al Centro Covid Montedomini e dipendente della cooperativa Kcs, un premio ricevuto in rappresentanza di tutti i lavoratori: «Nei momenti di massima emergenza abbiamo lavorato per 17 ore al giorno con le tute scafandro, è stato massacrante ma allo stesso tempo bellissimo aiutare i nostri poveri anziani soli e malati».
Tra i premiati con i Fiorini d’oro anche dirigenti e personalità del mondo della sanità e del sociale: Paolo Morello, direttore generale Usl Centro;
Simone Naldini, direttore dipartimento sanitario Santa Maria Nuova, Palagi e San Giovanni di Dio; Andrea Bassetti, direttore dipartimento sanitario Santa Maria Annunziata; Lorenzo Baggiani, coordinatore servizi sanitari territoriali zona Firenze; Rocco
Damone, direttore Generale Azienda Ospedaliera Careggi;
Marco Andreoni, presidente raggruppamento associazioni volontariato di Protezione Civile. «Quest’anno mi è parso doveroso conferire i Fiorini d’oro alle personalità che si sono distinte nella sanità, nel sociale e nel volontariato durante i terribili mesi della pandemia — ha detto il sindaco Dario Nardella — Firenze vuole idealmente abbracciare tutti i medici, gli infermieri e gli operatori che hanno lavorato senza soste per salvare vite e alleviare sofferenze». L’appuntamento per la cerimonia è domani alle 18.30 in piazza Santa Croce.
E sempre in piazza Santa Croce, al posto del Calcio storico che quest’anno non ci sarà, alle 18 sarà schierato il Corteo Storico della Repubblica Fiorentina, che renderà omaggio a medici e infermieri. Ogni Colore del Calcio Storico, dopo l’esibizione del Corteo, porterà i propri palii, realizzati dagli studenti, a quattro ospedali diversi della città. Quest’anno non ci saranno i Fochi, ma per la prima volta tre città italiane, Torino, Genova e Firenze, unite dallo stesso Santo protettore, condivideranno i festeggiamenti del patrono e lo faranno insieme attraverso la diretta tv su Rai Premium (canale 25 ddt) o collegandosi al sito www.sangiovannix3.it. Tra gli eventi di Firenze, il concerto in Duomo diretto dal maestro Zubin Mehta con il Coro e l’Orchestra del Maggio. Nel Salone dei Cinquecento si svolgerà l’evento «Strateco», format dedicato al mondo della comunicazione, dove spiccano tra gli ospiti il vincitore dell’ultimo Sanremo Diodato, oltre a Niccolò Fabi, Irene Grandi e Pierfrancesco Favino.
Alla mensa Caritas Paola Cozzi Mazzucchelli: «Non riuscivo a dormire, mi sono offerta»
Sulle ambulanze Enrico Betti: «Ho 82 anni, ma come ho fatto negli ultimi 32 non mi sono arreso»