UNA FOTO, UN MESSAGGIO
Una mano coperta da un guanto che ne stringe un’altra, senza protezione. Un’infermiera, o un infermiere, e un paziente. Uomo o donna. Un’immagine forte, simbolica, che ci racconta tutto il dramma del Covid 19 visto attraverso il gesto di due protagonisti. Un gesto che esprime quella competenza e quell’umanità che insieme hanno salvato migliaia di vite. In tutta l’Italia. Non sappiamo di chi siano quelle mani, ma sappiamo dove la foto è stata scattata e da chi.
Stiamo parlando di Massimo Sestini, che ha trascorso cinque giorni e cinque notti nell’ospedale di Santa Maria Nuova, il più antico ospedale del mondo ancora in funzione, per raccontarci la pandemia attraverso gli occhi degli infermieri. Il viaggio di un grande fotoreporter che lavora con la passione di un principiante, la voglia di emozionarsi, la lucidità del professionista. Le foto sono visibili fino a dicembre nella mostra inaugurata ieri all’interno dell’ospedale e fino al 5 luglio, in una spettacolare edizione multimediale, nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio.
Gli affreschi delle antiche corsie fanno da cornice storica a momenti di rara intensità. Anche di intimità. In un rapporto tra medici, infermieri e ammalati di cui si era persa traccia, o memoria. Foto che ci parlano, senza un filo di retorica. E qui forse sta il significato più importante del racconto fotografico. La testimonianza di Massimo Sestini è un omaggio al Paese migliore. A quello che fa il proprio dovere, non solo per guadagnarsi uno stipendio, ma come partecipazione alla vita della comunità. Ed è una testimonianza che stride con alcune manifestazioni di irresponsabilità che riempiono la stagione del Covid calante. Non solo, questa galleria di immagini è una spinta fortissima a volare alto.
A non fare cadere nel nulla l’esperienza traumatica del lockdown. A impiegare ogni energia per dare alle nostre città un futuro imprevisto, ma migliore. È paradossale scriverlo in mezzo a una crisi economica disastrosa e dagli esiti imprevedibili, anche in questa città abbandonata dai turisti, ma i volti di Santa Maria Nuova dicono proprio questo alla nostra classe dirigente: le battaglie si vincono combattendo. Con coraggio e avvedutezza.