Salvini-Ceccardi: no ai francesi
Il primo assalto del duo leghista in Toscana è contro i vincitori della gara sui trasporti
Subito due duelli per Susanna Ceccardi, fresca candidata governatrice del centrodestra che ieri ha fatto un tour della costa con Matteo Salvini. Il primo è con Enrico Rossi su gara dei bus e sanità. «Con la Asl di Massa ha fatto un buco», dicono i leghisti. «L’unico buco sono i 49 milioni di truffa della Lega ai danni dello Stato», dice Rossi, pronto alle querele. Poi lo scontro con Giani, candidato del centrosinistra.
● Dopo mesi di tensioni, lunedì scorso il centrodestra ha scelto in modo unitario i candidati governatori per le Regionali di settembre: in Toscana la candidata è l’europarlamentare leghista Susanna Ceccardi
● Classe 1987, Ceccardi è diventata sindaca di Cascina nel 2016 battendo per la prima volta nella storia il centrosinistra
● Nell’ottobre 2018 è diventata toscana, carica mantenuta fino al settembre 2019
● Alle elezioni europee dello scorso anno è stata eletta all’Europarlamento
La Lega prova a conquistare la Toscana col bus. Non è una parodia del pullman di Prodi. Matteo Salvini e la candidata governatrice per il centrodestra Susanna Ceccardi aprono la campagna elettorale puntando contro la gara del trasporto pubblico della Regione. Certo, perché c’è l’inchiesta che ha portato all’avviso di garanzia al presidente Enrico Rossi. Ma per Salvini e Ceccardi il giudizio è «politico». «La prima cosa da fare è: lavoro, lavoro lavoro — attacca Salvini — Per la Toscana, significa riportare qui e in Italia il trasporto pubblico locale. Appaltare gli autobus toscani ad una multinazionale francese, peraltro con un’inchiesta a carico dell’amministrazione uscente, è cosa priva di senso». Operazione complicata: dovesse davvero vincere il centrodestra, è difficile rescindere un contratto da 4 miliardi in modo indolore, visto che Autolinee toscane (Ratp, i francesi appunto) entrano in azione ad agosto. «Seguiremo attentamente il corso delle vicende giudiziarie», glissa Ceccardi.
Epperò Salvini e Ceccardi si presentano come se questa fosse davvero la «prima volta in cui il centrodestra può vincere, noi siamo uniti. Il centrosinistra è diviso», ripetono da lunedì sera, fin da Torre del Lago, prima tappa del tour toscano di Salvini. Qui Ceccardi ha definito il suo avversario del centrosinistra Eugenio Giani il candidato «delle tartine» che si presenta «come il sindaco della Toscana ma il sindaco non l’ha mai fatto: io sì». Giani risponde a distanza: «Ceccardi? Io ad oggi vedo il nulla». Non è facile per Ceccardi prendere il palcorivano scenico, con Salvini accanto. Tutti i sostenitori lo cercano per i selfie: «Bello», «forte», “dai Matteo” urlano. Non sono bagni di folla, ma il clima è questo. Succede a Torre del Lago, a Lucca (dove a colazione, il comizio Salvini lo fa su una sedia, nessuno aveva pensato ad un palco), a Santa Croce sull’Arno dove incontra gli imprenditori del Polo conciario. A Marina di Bibbona, dove il feeling con l’(ex renziana) Coldiretti sembra alto. Qui, ardalla spiaggia una ventina di ragazzini per farsi i selfie. Proprio a Marina di Bibbona Ceccardi parla di più, anche perché Salvini, mentre è in diretta su La7, prende l’eurodeputata — che annuncia che in caso di sconfitta resterà a Bruxelles: «i toscani mi hanno votata per stare là» — e dice: «Domandate a lei, sarà lei la governatrice». E a tutte le richieste degli imprenditori, da Lucca fino a Grosseto (dove incontra il sindaco Antonfrancesco Vivarelli
Colonna) è tutto un sì: sì a cancellare la burocrazia, sì ai contributi a fondo perduto agli agricoltori «stretti tra la Cgil e le sue cause di lavoro e la grande distribuzione», sì al taglio delle tasse, sì ai poteri ai sindaci per le infrastrutture «modello Genova». Ma sull’inceneritore, su cui si è aperto uno scontro nel centrosinistra dopo i «carrarmati» che Giani voleva mandare a Livorno per aprirne uno? «Gli impianti andranno fatti su un piano basato sul riciclo. L’inceneritore da qualche va parte messo. Convocherò tutti i sindaci per decidere insieme. Ma Giani è così: ha votato tutte le riforme della sanità che ora vuole cambiare, ha votato il piano dei rifiuti che non funziona». E sull’aeroporto di Firenze? «Poteva essere il grande aeroporto della Toscana l’avessero deciso negli anni 70. Fanno promesse ai fiorentini che poi si arenano. Il Pd prende in giro i fiorentini», risponde Ceccardi.
C’è tempo di un botta e risposta con il presidente Enrico Rossi: Salvini e Ceccardi attaccano sulle inchieste della sanità, a partire dal «buco» di Massa, e Rossi annuncia querele: «Basta falsità, l’unico vero buco sono i 49 milioni di euro che la Lega ha truffato allo Stato». E sulla sfida contro la Lega manda un messaggio ai Cinque Stelle e Pd: «Uniti contro le destre. Ne vogliamo parlare? O c’è chi dentro al Pd e il M5S, aspetta risultati negativi alle elezioni per usarli per le lotte interne ai propri partiti?». La corsa è partita. E ci sarà a sostegno dell’ex sindaca di Cascina anche una lista civica, la «lista Ceccardi». Lei comunque conta sul sostegno senza sosta di Salvini: «Questa estate mi toccherà tradire la Romagna con la Toscana», ammette il leader leghista. Ci sarà l’effetto Emilia Romagna, in cui la sovraesposizione di Salvini ha oscurato (e probabilmente fatto perdere) la sua candidata Bergonzoni? «Lei è Susanna e siamo in Toscana. Ed è più brava di me». C’è solo da capire dove sarà il suo nuovo Papeete.
❞ L’ex sindaca di Cascina Cosa farò in caso di sconfitta con Giani? Resterò a Bruxelles, i toscani mi hanno votata