La notte dei vandali «Un attacco all’anima»
Distrutte le fioriere della «Casalinga». «Con i sacrifici che già facciamo è un danno all’anima»
A fare le spese dei vandali e degli ubriachi che si aggirano in Oltrarno stavolta sono state le fioriere della «Casalinga».
Sono «lacrime di rabbia» quelle che ha versato, ieri mattina, Andrea Bartarelli quando, di buon ora, è arrivato davanti alla sua trattoria, La Casalinga di via de’ Michelozzi in Santo Spirito e si è reso conto che tutti i vasi e le piante, posizionati di fronte al locale, erano stati distrutti. Centinaia di euro di danni che i proprietari del ristorante — insieme ad Andrea lavorano anche la mamma, che è la capo cuoca, e una sorella che lo aiuta in sala — hanno dovuto pagare di tasca propria, e che probabilmente hanno vanificato tutto il lavoro di ieri in trattoria.
Un vero e proprio atto vandalico messo a segno alle 2.44 di martedì mattina da un gruppetto di cinque ragazzi e due ragazze che oltre a distruggere le fioriere della Casalinga hanno preso di mira anche il Gustapizza e alcune auto parcheggiate in via Maggio: «Nelle immagini registrate dalle nostre telecamere — racconta Andrea — si vede arrivare da piazza Santo Spirito questo gruppetto barcollante che si ferma davanti alle fioriere, parlotta e poi inizia a tirare calci ai vasi e a sradicare le piante che hanno lanciato ovunque. Più che un danno economico quello che ci hanno causato è un danno all’anima, che ti fa male, perché noi qui si lavora sodo e si sta facendo il possibile per far rientrare tutto il personale».
Grazie ai pochi tavolini che Andrea è riuscito a piazzare in via de’ Michelozzi (quattro in tutto) è stato possibile recuperare quasi del tutto i coperti che aveva prima del lochdown, un centinaio circa. Ma il «brutto risveglio» di ieri ha fatto piombare lui e la sua brigata in uno stato di prostrazione «che abbiamo superare grazie alla vicinanza e la solidarietà di tutto il rione. In tanti, da stamattina (ieri, ndr), ci chiamano o passano in trattoria per darci un abbraccio “distanziato” e per dirci di non buttarci giù».
Il titolare della Casalinga non ha alcun problema ad ammettere che questo quartiere, l’Oltrarno, che lo ha visto nascere e crescere, «oggi lo vivo con disagio. Piazza Santo Spirito viene quotidianamente sfregiata e offesa da orde di maleducati, che non hanno alcun rispetto né della sacralità del luogo né tantomeno di chi qui ci vive. Il popolo della mala movida sta mettendo in difficoltà tutto il rione che si trova a dover affrontare problemi come le minacce, le urla, gli schiamazzi e non ultimo il fetore che emana la pipì sedimentata».
A proposito di pisciatoi, le vetrine della Casalinga che danno su Borgo Tegolaio sono uno dei punti utilizzati come toilette dai ragazzotti che frequentano la piazza. E così, ogni santa mattina, per evitare che quel tanfo entri nella trattoria (soprattutto d’estate), Andrea e i suoi collaboratori sono costretti ad armarsi di ramazza e bidoni di disinfettante per igienizzare tutta la strada. «La cosa ancora più grave è che le migliaia di giovanissimi che stazionano sul sagrato arrivano con buste e borse frigo piene di alcol che credo comprino nei tanti minimarket della zona. Da qualche tempo, poi, qui in piazza girano anche venditori abusivi di vino, birra e vodka».
Infine, Bartalletti esprime qualche dubbio sul piano anti assembramenti di Palazzo Vecchio: «Tenere una o più pattuglie delle forze dell’ordine o dei vigili urbani ai margini della piazza, senza che intervengano o facciano multe a chi è troppo vicino, non indossa la mascherina o viene trovato a urinare, è del tutto inutile. Per non parlare dell’ordinanza anti vetro: non risolve certo la situazione. Qui servirebbero provvedimenti più seri e non chiacchiere».
E a Dario Nardella che domenica scorsa chiedeva ai residenti di non creare tensioni, Andrea dice: «Il sindaco chiarisca le sue parole perché con i residenti qui abbiamo un ottimo rapporto. Piuttosto se per lui divertimento significa pisciare ovunque e non far dormire le persone, allora di questo divertimento in Santo Spirito non ne abbiamo bisogno».
❞ Nelle immagini registrate dalle nostre telecamere si vedono ragazzi e ragazze barcollanti che prendono a calci i vasi e sradicano le piante
❞ Noi abbiamo un ottimo rapporto coi i residenti Non abbiamo bisogno di chi si ubriaca sul sagrato o piscia contro le nostre vetrine o sulla basilica