«La priorità? Via le maxi Asl E no al derby degli aeroporti, avviciniamo le due città»
Sindaco Michele Conti, che campagna elettorale chiede a Ceccardi? Toni duri o no? «Ceccardi è la scelta giusta per la sintesi delle varie anime del centrodestra, è giovane, grintosa e la sua non sarà una “missione impossibile”, anzi libererà la Toscana dalla cappa da cui è avvolta da 50 anni. E la chiave di volta sarà parlare di temi amministrativi, sanità, turismo, economia, trasporto pubblico, dove le idee portare avanti dal Pd hanno creato un disastro».
Ma quali temi vorrebbe al centro della campagna elettorale del centrodestra? «La sanità. Le maxi Asl sono un disastro: non è possibile governare sei ospedali, senza contare il Cisanello che è autonomo, in quattro province diverse e 12.000 addetti come ci sono nella nostra super Asl... L’agricoltura, che è anche vivaismo e floricultura di eccellenza ma ha bisogno di collegamenti, sia con le infrastrutture fisiche che digitali, e di servizi. Un turismo diverso, non solo quello di massa che assalta Firenze e Pisa».
E per la costa, da tempo in crisi? «L’idea della commissione ad hoc del Consiglio regionale era buona ma non ha prodotto nulla. Al di là dei campanilismi, occorrono la Tirrenica, la Grosseto-Siena, il collegamento ferroviario veloce tra Pisa e Firenze che non serve solo all’aeroporto ma anche a tanti pendolari e studenti, una Fi-Pi-Li senza cantieri».
Gli aeroporti, già. Con Ceccardi da una parte e Giani dall’altra non si rischia un derby, di allontanare Pisa e Firenze?
«Al contrario. Giani rappresenta il vecchio, quel Pd che ha messo il freno a mano alla Toscana, Ceccardi può rompere gli schemi. Ed avvicinare le due città».
Le può però creare problemi con la moschea a Pisa: ha già detto che non se parla, in nessun caso. Che è pronta ad incatenarsi.
«Un soluzione si troverà. So che il ministero dei Beni culturali ha fatto ricorso contro il Tar su un punto della sentenza, ma lasciamo fare questi temi... L’importante per noi è far vivere meglio i toscani in questa regione bellissima».