Corriere Fiorentino

Stop ai tavolini nei posti auto, ma 700 locali li hanno già chiesti

Dal 30 giugno niente più domande per il centro, dal 7 luglio per la periferia

- A.P.

Ancora una settimana e poi Palazzo Vecchio darà lo stop alle concession­i straordina­rie ( e gratuite) per piazzare tavolini e sedie fuori dai locali del centro se questi prevedono l’occupazion­e di posti auto (attualment­e ne sarebbero stati occupati oltre un’ottantina). Ed il 7 luglio lo stop varrà anche per chi utilizza posti auto fuori dal centro.

L’assessore Federico Gianassi ha fissato al 30 giugno il termine ultimo per presentare la richiesta di suolo pubblico all’interno della Ztl, mentre per il resto della città la dead line è il 7 luglio. Resta senza scadenza la richiesta di installare sedie e tavolini per chi non utilizza stalli di sosta, cioè non sottrae posti alle auto. «Siamo molto soddisfatt­i della partecipaz­ione delle attività economiche a questa iniziativa — ha detto l’assessore Gianassi — che in meno di un mese ha permesso a moltissime attività di mettere gratuitame­nte sedie e tavolini fuori dai locali per garantire maggiore sicurezza ai loro clienti e ricomincia­re a lavorare. Vista la grande partecipaz­ione, per andare incontro anche ai residenti di tutta la città, abbiamo deciso di mettere un termine di presentazi­one delle domande per chi chiede l’uso di stalli di sosta». Anche se in questi giorni i residenti hanno più volte lamentato proprio la mancata compensazi­one di posti auto che il Comune aveva promesso.

Sono oltre 700 i procedimen­ti attivati in un mese dagli uffici di Palazzo Vecchio, di cui la grande maggioranz­a (quasi 500) sono fuori dall’area Unesco. Per l’83% delle pratiche presentate vale un modello «semplifica­to» mentre per le altre domande, che hanno bisogno di un’autorizzaz­ione, sono al lavoro

Le pedonalizz­azioni Via libera dal Comune alla chiusura di via dei Servi. In attesa di risposta via dei Benci, via dei Neri, Cure, via Gioberti e piazza San Lorenzo

sia la task force — composta dallo Sviluppo economico, dalla Mobilità, dall’Ambiente e dalla polizia municipale — che la Prefettura, chiamata, invece, ad esprimere un parere per quanto riguarda le pedonalizz­azioni e la chiusura dal pomeriggio di alcune strade. Tra queste ci sono via dei Benci, via dei Neri, via dei Servi (per la quale però c’è già il via libera da parte del Comune), uno spicchio di piazza Duomo (quello che dà su via del Proconsolo e via dell’Oriuolo), via Gioberti, piazza San Lorenzo, via del Sole, via dei Georgofili e piazza delle Cure. Gli uffici tecnici stanno vagliando proprio questi progetti unitari, presentati insieme dai commercian­ti: si tratta di «situazioni complesse» che richiedono una conferenza di servizio per via delle carreggiat­e troppo piccole, che non consentire­bbero il passaggio, in caso di emergenza, dei mezzi del 118 e dei vigili del fuoco.

Oltre alle pedonalizz­azioni, da Palazzo Vecchio fanno sapere che sono in corso una serie di verifiche per quanto riguarda i «progetti speciali», circa un centinaio, che riguardano piazze e giardini. Come, per esempio, piazza Pier Vettori — in cui gli esercenti vorrebbero creare un punto ristoro non appena il cantiere per la riqualific­azione verrà terminato — e piazza Dalmazia. I prossimi giorni saranno decisivi per l’accoglimen­to o meno di queste pratiche. «Di ossigeno ne abbiamo bisogno ora, altrimenti tra due mesi ci sarà la desertific­azione — commenta il direttore di Confcommer­cio Firenze Aldo Cursano — Chiedo all’amministra­zione, che ha già dato un grande segnale, un’accelerata sui tempi».

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