Il bilancio della Finanza per il 246° anniversario
«La mafia vera emergenza» E 733 sono gli evasori totali
Città d’arte, alberghi, ristoranti: è questo il settore economico più attraente per la criminalità nel post pandemia anche in Toscana. A lanciare l’allarme è il comandante regionale della Guardia di finanza Bruno Bartoloni nel giorno del 246° anniversario.
«Ora c’è la vera emergenza — spiega il comandante — Le mafie tentano di penetrare il tessuto economico regionale contando su due fattori di successo: la rapidità dei processi decisionali e la liquidità di denaro». Per evitare che le aziende in difficoltà diventino preda della criminalità, «puntiamo ad iniziative che stimolino una clima di collaborazione tra cittadini, istituzioni, imprese e associazioni di categoria. Ma fondamentale è anche l’attività investigativa che attraverso l’analisi e l’incrocio dei dati ci consente di distinguere le imprese in difficoltà da quelle di tipo criminale».
Non a caso, nelle scorse settimane, in piena emergenza coronavirus, la Guardia di finanza è stata attiva nel contrasto ai traffici di materiale sanitario con il sequestro di oltre 12 milioni di mascherine e
8.000 kit diagnostici. E proficua si è rivelata anche la collaborazione con le Prefetture per definire le aziende che in pieno lockdown potevano continuare a lavorare.
La cerimonia è stata anche l’occasione per fare il bilancio dell’ultimo anno: 733 evasori totali in tutta la Toscana, oltre 5.791 indagini per evasione fiscale internazionale, frodi carosello, illeciti doganali e traffici illeciti di carburante. Oltre 620 denunce per reati fiscali e oltre 31 milioni di euro il valore dei beni sequestrati per reati in materia di imposte dirette. Ma si celebra anche un altro importante compleanno: i 20 anni dell’ingresso delle donne nella Guardia di finanza. In Toscana il personale femminile è composto da 111 militari, il 5% del personale effettivo.