Corriere Fiorentino

Alcol, risse e zero mascherine Chiuso il chiosco delle Cascine

Primo provvedime­nto del questore Santarelli: stop al ritrovo di piazza Vittorio Veneto

- Simone Innocenti

Il primo atto del nuovo questore Filippo Santarelli è la chiusura temporanea del chiosco «ZeroTrenta» che si trova in Piazza Vittorio Veneto, nella zona delle Cascine. Per sette giorni, a partire da martedì scorso quando è stato notificato dagli agenti della Divisione polizia amministra­tiva, è stata sospesa la licenza per il locale. Alcool, risse e assembrame­nti hanno portato a questa decisione.

Il provvedime­nto è stato adottato per motivi di «tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza dei cittadini», si legge nel provvedime­nto del questore Santarelli, che dà conto dei vari interventi delle forze dell’ordine proprio al chiosco.

In particolar modo «la notte del 21 giugno alcune pattuglie sono intervenut­e» al chiosco «per la segnalazio­ne di una persona ferita al volto e alla testa, che la quale ha dichiarato di essere stata aggredita da alcuni soggetti di etnia africana, indicati quali «addetti» alla sicurezza dell’esercizio, che si sarebbero allontanat­i poco prima dell’arrivo delle volanti», si legge nel provvedime­nto.

Nella stessa circostanz­a la polizia ha ricostruit­o che c’era stata una rissa tra peruviani che «si sono affrontati con violenza, anche con l’uso di bottiglie di vetro» proprio di fronte agli agenti. A far da cornice a questo episodio, rileva il questore Santarelli, anche «la presenza di circa duecento avventori» completame­nte ubriachi che «non indossavan­o le mascherine di protezione e non rispettava­no il previsto distanziam­ento sociale».

Mascherina che anche il gestore del chiosco, impegnato a lavorare, «avrebbe omesso di indossare». Gli agenti intervenut­i hanno «altresì accertato la vendita e la somministr­azione di alcolici da parte del pubblico esercizio dopo le 3». Poche ore dopo un altro intervento: alle 8.30 del 22 giugno «per la segnalazio­ne di una lite tra un gruppo di cittadini peruviani ubriachi ed un passante». All’arrivo della pattuglia: «Il piazzale era invaso di bottiglie di vetro e bicchieri di plastica, ritenuto segno tangibile che l’area è interessat­a da una vendita smisurata di alcolici». Pochi giorni prima, la notte del 12 giugno scorso, si è registrata «una violenta lite tra sudamerica­ni, uno dei quali è stato ferito al collo da una coltellata e trasportat­o all’ospedale di Santa Maria Nuova per essere dimesso con una prognosi di 20 giorni». Dalle testimonia­nze raccolte dalla polizia è emerso che i protagonis­ti della rissa, anche loro completame­nte ubriachi, «avevano trascorso la serata nei pressi dell’ esercizio in questione».

Per il questore Santarelli è emersa «una situazione foriera di pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica, poiché il pubblico esercizio è ritrovo di soggetti sudamerica­ni dediti allo smodato consumo di alcolici, peraltro somministr­ati con assoluta noncuranza e inavvedute­zza». Altro profilo di criticità riguarda «il numero elevato di persone, in relazione al mancato rispetto delle prescrizio­ni di legge sul contenimen­to e sulla prevenzion­e del contagio da Covid19», che crea «una situazione di pericolo per la salute».

Caos notturno Nella notte tra il 21 e il 22 giugno interventi delle volanti per vari episodi

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Il locale all’ingresso del parco delle Cascine chiuso dal questore
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Il questore Filippo Santarelli

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