Corriere Fiorentino

Panchine girevoli: c’è Sarri?

Campionato Iachini sempre più lontano dalla riconferma, la Fiorentina si sta guardando intorno Restano vive le ipotesi Juric e Blanc. Ma se Spalletti dovesse essere chiamato dalla Juventus...

- Tommaso Loreto

«Torneremo a festeggiar­e San Giovanni insieme» è l’augurio recapitato ieri via Twitter dal presidente Rocco Commisso, con tanto di foto risalente a un anno fa nelle vesti di Magnifico Messere per la prima partita del calcio storico. Dopo 365 giorni molte cose sono cambiate, allenatore incluso: ai tempi Commisso aveva appena rinnovato la fiducia a Montella, oggi la questione panchina è uno dei principali nodi da sciogliere.

Il pari con il Brescia non ha entusiasma­to per risultato e gioco e come sempre capita il primo a finire sul banco degli imputati è stato Iachini. Non hanno convinto i cambi di lunedì sera, per molti tardivi nei casi di Sottil e Cutrone, ma più in generale è l’assenza di un’identità di gioco che rende la sua permanenza appesa a un filo. È vero che il rientro di Ribery è stato tra le note positive, ma è altrettant­o vero che dar palla al francese è stato a larghi tratti l’unico schema impiegato. Iachini ha ancora undici gare per far ricredere tutti, ma il primo passo della ripartenza non è stato spedito e sull’allenatore aleggiano molte voci, a cominciare da quella clausola che consentire­bbe alle parti di svincolars­i dal contratto di un anno mezzo che la società si affrettò a smentire subito dopo la sostituzio­ne di Montella.

Tra malumori dei tifosi e rumors di un mercato già in fermento è come se il toto allenatore non si fosse mai interrotto, con candidati vecchi e nuovi e soprattutt­o con scenari oggi impossibil­i da prevedere. In casa viola, anche se nessuno ne parla per evitare delegittim­azioni, molte valutazion­i non sono cambiate, il lavoro di Ivan Juric con il Verona è ancora molto apprezzato come il profilo di Laurent Blanc, ma ancora niente è stato deciso. Molto dipenderà dal valzer di panchine che prenderà forma a fine campionato, ed è per questo che tutto è possibile. Se c’è un nome che più di altri viene accostato alla panchina della Fiorentina, da mesi, è quello di Luciano Spalletti, fermo da un anno e reduce dal mancato accordo con il Milan. Ma su di lui circola una nuova ipotesi: la Juventus. Complice la sconfitta in Coppa Italia, e più di un problema mai nascosto, il rapporto tra Maurizio Sarri e il club bianconero non pare essere mai decollato, così l’allenatore di Certaldo potrebbe essere chiamato a sostituirl­o.

Perché escludere allora un clamoroso effetto domino che comporti il ritorno in Toscana di Sarri? Per ora siamo nel novero delle suggestion­i, ma tra la voglia di Commisso di tornare in Europa già dal prossimo anno e le simpatie viola nella famiglia Sarri i presuppost­i potrebbero pure esserci. «Mia nonna abitava a 500 metri dallo stadio di Firenze, mentre da quando sono alla Juve mia mamma non mi parla più», scherzò Sarri nel giorno della sua presentazi­one, eppure il destino sa disegnare percorsi imprevedib­ili. Gli stessi che potrebbero schiudersi a fine stagione per una Fiorentina di nuovo alle prese con i tasselli del futuro come un anno fa. Con la differenza che stavolta Commisso dovrà scegliere bilanciand­o i risultati di Iachini.

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Sopra Beppe Iachini, allenatore della Fiorentina Accanto Maurizio Sarri mister della Jiventus
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