Custode dell’etichetta
Palazzo Vecchio dice addio a Luca Palandri, cerimoniere e guardiano del Gonfalone
Ha accolto Presidenti della Repubblica, ministri, Capi di Stato esteri, regine, stelle di Hollywood, restando sempre un passo indietro. Sorridente, efficiente, conscio che la forma è sostanza e che il valore delle istituzioni non è una formula di rito, al lavoro fino all’ultimo, Luca Palandri ha lasciato la «famiglia» di Palazzo Vecchio e la sua amata città. La malattia che lo aveva attaccato da tempo infine ha avuto la meglio.
Luca Palandri, responsabile del cerimoniale, dipendente comunale dal 1983, dal 1986 nella «Famiglia del Gonfalone», Gonfalone che ha portato spesso in prima persona o accompagnato in giro per il mondo, e poi dal 1998 dell’ufficio cerimoniale, lascia la moglie ed un figlio. E la notizia ieri ha lasciato costernati i tantissimi che lo conoscevano e apprezzavano.
Del resto era impossibile non farlo, non accorgersi che lontano dai rilettori era una figura chiave per l’amministrazione e per tutti coloro che ne erano ospiti, famosi o meno, che univa cortesia e amore profondo per l’istituzione, che con garbo indicava i confini invisibili e spesso complessi del cerimoniale, senza mai mettere in difficoltà. Era impossibile non cogliere la sua grande umanità. È stato un punto di riferimento per ognuno, politici di lungo corso e novellini, sindaci e assessori, colleghi del Quirinale o giornalisti (rispondeva sempre, scandagliava l’archivio per risolvere una curiosità o trovare un precedente), legatissimo al Gonfalone e alla sua Famiglia, di cui ha fatto orgogliosamente parte.
Il cordoglio per la sua scomparsa è stato trasversale ed immediato, ha invaso Facebook, dove la foto di uno dei rari momenti in cui è stato in primo piano, la consegna dell’onorificenza di «Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana», è passata di post in post. E di quella cerimonia il sindaco Dario Nardella ha postato la foto in cui lo accarezza per ricordarlo. «Oggi ci ha lasciati Luca Palandri, storico collaboratore di Palazzo Vecchio, colonna portante del nostro cerimoniale. Un caro abbraccio alla sua famiglia, ai suoi amici e a tutti i suoi colleghi. Ci mancherai davvero tanto Luca», il tweet di uno dei primi cittadini cui è stato a fianco, come prima a Matteo Renzi e Leonardo Domenici.
«Proprio nelle ore di San Giovanni, ci ha lasciati Luca Palandri. Era la mia ombra quando stavamo insieme a Palazzo Vecchio, occupandosi con passione e competenza del cerimoniale — ha scritto Renzi — Mi piace ricordarlo chiedendo a tutti quelli che lo hanno conosciuto di fare del proprio meglio sul lavoro. Perché Luca era così. Cercava sempre di fare del suo meglio, senza risparmiarsi un solo momento. E in tempi di rassegnazione e pigrizia, Luca Palandri è stato un grande esempio». «Con Luca a Palazzo Vecchio ci si sentiva a casa. Un uomo di una gentilezza, umanità e capacità che non si possono spiegare a parole. Con tutti: ospiti o “padroni di casa”, maggioranza o opposizione. Ci mancherai!», ha sottolineato il deputato fiorentino di Italia Viva Gabriele Toccafondi che lo ha conosciuto quando era consigliere comunale Palazzo Vecchio.
Tra i tantissimi ricordi quello di Massimo Mattei, ex consigliere comunale e assessore di Palazzo Vecchio. «Ti sistemava la fascia tricolore con lo stemma di Firenze ed anche il più “Pierino” si rendeva conto che stava rappresentando la nostra città ed una comunità di uomini e donne. Quella comunità che oggi ti piange Luca. Perché te servivi il Comune e servivi al Comune. E spero che nell’ultimo tuo viaggio siano in tanti a sistemarti quella fascia. Perché io l’ho sempre portata con orgoglio per Firenze e per i fiorentini, ma anche perché a farmela indossare nel modo giusto c’erano persone come te».
❞ Il tweet di Renzi Quando ero sindaco eri la mia ombra. Il miglior modo di ricordarti è fare bene il proprio lavoro