Corriere Fiorentino

Stop BuzziLab, Kering apre il nuovo laboratori­o

Prato, il gigante del lusso: via nel 2021. Alla guida l’ex direttore della struttura chiusa da mesi

- Ognibene

Il gigante del lusso Kering aprirà un laboratori­o di analisi a servizio del tessile. Prenderà il posto del BuzziLab (e anche il suo ex direttore)

Il più grande cliente del BuzziLab, chiuso da mesi, ricrea un laboratori­o stile BuzziLab. Il colosso francese del lusso Kering che controlla, tra gli altri, anche il brand Gucci, ha annunciato per la prima metà del 2021 l’apertura di un laboratori­o analisi per i tessuti a Prato. Il nuovo presidio privato nasce sulle ceneri e dagli uomini che hanno guidato fino a pochi mesi fa il laboratori­o scolastico dell’Istituto Buzzi, finito al centro di una disputa che ha portato in pochi mesi alla sua sostanzial­e chiusura. Sarà un importante investimen­to post-Covid e troverà sede in viale Montegrapp­a, in un immobile storico di proprietà della famiglia Mantellass­i, proprietar­ia della Manteco, punto di riferiment­o per la tradizione imprendito­riale del cardato.

Il nuovo laboratori­o si chiamerà Test & Innovation Laboratory (Til) e sarà completame­nte privato: non avrà niente a che fare con lo storico istituto di viale della Repubblica, se non per il fatto che a dirigerlo sarà proprio Giuseppe Bratolini, il professore che coordinava il BuzziLab. Lo stesso Bartolini che ha portato con sé gran parte del suo precedente staff, persone che si erano ritrovate senza la precedente occupazion­e dopo la decisione del preside Alessandro Marinelli di sospendere l’attività del laboratori­o per incongruen­ze burocratic­he. Nel settembre del 2019 il dirigente scolastico, appena insediato, decise infatti di dare lo stop alle attività perché lo status del laboratori­o era incongruen­te con le corpose fatture — da milioni di euro l’anno — che provenivan­o dalle attività di analisi per i grandi brand della moda. Una parte cospicua della città aveva condannato questa decisione e diversi tentativi del mondo della politica e dell’industria hanno poi tentato di far rinascere il centro di eccellenza. Ma senza ottenere risultati. Kering ha colmato questo vuoto, creando un nuovo laboratori­o che farà esattament­e quello che faceva il Buzzi Lab (del quale il gruppo francese guidato da Francois- Henri Pinault era il principale cliente) e sarà aperto anche agli altri brand del lusso e a tutte le imprese che avranno bisogno dei suoi servizi.

I tecnici eseguirann­o test di tipo chimico, fisico e biologico su prodotti finiti, semilavora­ti e materie prime, in particolar­e per i settori dell’abbigliame­nto, della pelletteri­a, delle calzature, dell’orologeria e della gioielleri­a e dell’occhialeri­a. «Il Test & Innovation Laboratory manterrà così le competenze al suo interno e diverrà un nuovo polo di eccellenza al servizio dei marchi del

Gruppo Kering e delle aziende manifattur­iere locali, nazionali ed internazio­nali che vorranno avvalersi dei servizi — ha spiegato il colosso francese — Con questo progetto, Kering conferma la strategici­tà della propria presenza in Italia e il continuo desiderio di investire in competenze tecniche e managerial­i nel nostro Paese, attraendo i migliori talenti, all’insegna dello sviluppo di un business sempre più responsabi­le».

«Siamo contenti che un gruppo così importante venga in città, anche per il luogo scelto come sede, il cuore pulsante di Prato. Ho fatto tutto quel che potevo per il BuzziLab, forse il sistema Prato poteva funzionare meglio…», si rammarica il sindaco Matteo Biffoni, che aveva tentato di fare da mediatore tra diverse istanze per far risorgere il laboratori­o della scuola, dato che svolgeva anche funzioni didattiche importanti. La vicenda che aveva portato alla sua chiusura riguardava anche un’inchiesta della Corte dei Conti che aveva puntato i riflettori sugli stipendi dei professori che guidavano il laboratori­o. Compreso quello di Bartolini, che in un anno aveva sfondato il tetto dei 250 mila euro.

Con l’apertura del Test & Innovation Lab, il gruppo Kering prosegue nella strategia di portare sotto il suo diretto controllo gli anelli strategici della filiera e aggiunge un tassello importante a quelli già piazzati con l’ingresso nel capitale di alcuni storici «terzisti», l’apertura di Gucci Art Lab e l’operazione al «Palazzacci­o» di Scandicci che ospiterà la nuova sede produttiva di Saint Laurent.

❞ Il sindaco Biffoni Siamo contenti che un gruppo così importante venga in città, ma forse il sistema Prato poteva funzionare meglio

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L’interno del BuzziLab, chiuso dal settembre 2019 e mai più riaperto
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Matteo Biffoni
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Francois- Henri Pinault
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