Uffizi, dal 7 luglio apertura anche la mattina
Crescono i visitatori, e già da martedì si potrà andare in galleria sei giorni su sette
Finisce il «purgatorio» delle sole apertura pomeridiane: dal 7 luglio gli Uffizi riaprono anche di mattina. Questo intermezzo temporale è servito al museo per prendere le misure alla ripartenza postlockdown e permettere le sanificazioni quotidiane, in alternanza con Palazzo Pitti che al contrario apre solo al mattina e sanifica gli ambienti nel pomeriggio. Ora però gli Uffizi sono pronti ad ampliare l’orario forti di un numero di visitatori in crescita: 6.969 visitatori nell’ultimo weekend, oltre 2 mila in più rispetto al primo fine settimana dopo la riapertura quando i visitatori erano stati 4.663. Nel weekend successivo erano saliti a 6.231. Sempre mantenendo tutte le precauzioni anti-contagio, dalle mascherine obbligatorie ai termoscanner all’ingresso, ai vari punti dedicati all’ igienizz azione delle mani, ai divieti di assembramento con i gruppi limitati a un massimo di 10 persone.
«Il pubblico ha risposto in modo estremamente positivo alla riapertura degli Uffizi, di Palazzo Pitti e del Giardino di Boboli – dice con soddisfazione il direttore delle gallerie Eike Schmidt – Si è registrato un flusso di visite di vicinanza e nazionali, con le prime presenze turistiche d’oltralpe. È dunque evidente che occorre ampliare le possibilità di vederei nostri tesori mantenendo il“ritmo lento” e il sotto affollamento che son ostati forse il primo risultato positivo della riapertura. Con l’ampliamento dell’orario passiamo dalla prima alla seconda marcia, aiutando anche l’economia cittadina e regionale, senza forzare la mano per “fare numero” e senza mai perdere d’occhio i termini rigorosi di sicurezza necessari per contrastare il coronavirus».
Già da martedì prossimo l’apertura è anticipata dalle 14 alle 13.30 e il museo resterà aperto sei giorni su sette anziché cinque. Il mercoledì, giovedì e venerdì il museo rimane aperto fino alle 18,30, mentre nel weekend l’orario già prolungato dalle 9 alle 18,30. L’orario esteso non preclude però che si continuino le sanificazioni quotidiane, che saranno spostate alle prime ore del mattino e in quelle serali, dopo la chiusura.
La nuova impostazione improntata a un turismo forzatamente più «slow» ha avuto come effetto collaterale positivo la crescita delle vendite del biglietto Passepartout pe tre giorni che consente l’ingresso
❞ Schmidt Passiamo dalla prima alla seconda marcia mantenendo il ritmo lento
a tutti e tre i musei nell’arco di 72 ore, oltre alla visita gratuita al Museo dell’Opificio delle Pietre Dure e al Museo Archeologico entro altri cinque giorni. Sono 225 i biglietti Passepartout venduti nel weekend di metà giugno, numero arrivato a 416 se consideriamo anche l’ultimo, con un incremento dell’85%.