Crollo viola, che figuraccia al Franchi
De Zerbi stravince il confronto con Iachini: errori e nervosismo Meno male che dietro perdono...
sul portiere Pegolo.
Il Sassuolo ha preso presto coraggio, De Zerbi una furia continua in panchina, fra una bottiglietta scaraventata a terra e urla per tutti, ha accompagnato le reazioni della squadra. Dragowski ha fatto il possibile per evitare che la nave affondasse, ma dopo due parate miracolose si è dovuto arrendere. Defrel, su calcio di rigore ingenuamente regalato da Castrovilli, lo ha spiazzato portando in vantaggio i suoi. Inutili le proteste della Fiorentina che, all’inizio della stessa azione, aveva reclamato un rigore con Pezzella. Ma il capitano aveva accentuato troppo la caduta.
La squadra di Iachini ha accusato il colpo, ha sbandato e nemmeno il time-out e le indicazioni dell’allenatore sono servite per ritrovare la bussola. Il Sassuolo ha trovato terreno fertile, Boga ha saltato l’avversario ad ogni tentativo ed è riuscito a servire Defrel che ha raddoppiato. Il francese aveva realizzato anche la tripletta personale, ma il fuorigioco gli ha rovinato la festa.
Fra i viola si è visto soltanto Ribery, incredibilmente brillante alla terza partita in una settimana dopo sette mesi di stop. C’ha messo la classe e l’inventiva per sfornare assist, un paio davvero deliziosi, ma Ceccherini e Chiesa hanno buttato tutto al vento. Pur di sorprendere l’avversario, Iachini aveva preparato un paio di novità a livello tattico: un tridente con Chiesa finto centravanti e Ghezzal che scivolava fra la corsia di destra e la metà campo a seconda dell’esigenza. Cambiamenti che però, anche alla luce dei ritmi poco sostenuti, non hanno creato troppe difficoltà ai neroverdi. Poi è arrivato anche il momento di Cutrone, l’unico attaccante di ruolo a disposizione complice la squalifica di Vlahovic.
L’opportunità per riaprire la partita ce l’ha avuta Pezzella, già autore del gol al Brescia, ma il pallone colpito di testa è finito sul palo interno. L’ennesima beffa in una serata in cui non ha funzionato nulla. E non era nemmeno l’ultima. Sì, perchè Castrovilli ha perso un pallone in area di rigore che Muldur ha insaccato. Irriconoscibile dopo la buona prova di Roma, la Fiorentina si è accartocciata su se stessa segnando almeno il gol della bandiera con Cutrone. Domenica sera sarà impegnata nella delicata trasferta di Parma, squadra a ridosso della zona Europa e che non sembra intenzionata a rallentare. Servono punti per ritrovare fiducia e rialzarsi, ma per ora in casa viola la notte è buia.