Prelievi, in coda sotto il sole Chi non ha la prenotazione torna a casa
Via D’Annunzio, alle 10,30 si entra solo su appuntamento. A Santa Maria Nuova centro chiuso
Il 10 giugno la Regione era tornata ad autorizzare gli esami del sangue senza prenotazione. L’ordinanza del governatore Rossi aveva dato cinque giorni di tempo alle Asl per il ritorno al tradizionale sistema di libero accesso. Ma ottenere gli esami del sangue senza aver prenotato, almeno per i pazienti fiorentini, non è affar semplice. Perché con le regole di distanziamento, i tempi per il prelievo si allungano, coi pazienti fuori dagli ambulatori dell’Asl, sotto il solleone ad aspettare una prestazione che spesso non riescono ad ottenere.
Ieri mattina, alle 10,30, al presidio Asl di via D’Annunzio, la fila fuori dal cancello era lunga e una vigilante faceva fatica a contenere la folla: «Dopo un certo numero di persone a libero accesso poi ci fermiamo e facciamo solo le prenotazioni. Tornate domattina, ma presto». L’Asl fa sapere che ieri in D’Annunzio sono stati 153 gli accessi diretti, 105 con prenotazione (rispettivamente 376 e 550 in tutta Firenze). Lo stop imposto a metà mattinata a chi è senza appuntamento è legato al bisogno di «garantire priorità alle urgenze e agli utenti con fragilità, disabili, donne in gravidanza, minori fino ai 10 anni di età, persone in trattamento chemioterapico», spiega l’azienda.
La situazione non è molto diversa al presidio di lungarno Santa Rosa, dove i pazienti lamentano la lunga attesa sotto il solleone: lunedì scorso, un 70 enne in attesa ha avuto un malore. Nei giorni scorsi, Fp Cgil aveva parlato di «caos totale, un flop senza precedenti», riguardo alla ripartenza dei prelievi ematici a libero accesso. Così, l’Asl ha provveduto a aumentare il personale di Santa Rosa, mentre in D’Annunzio, dalla settimana prossima, arriveranno un operatore in più ai prelievi e uno all’accettazione. L’Asl invita però gli utenti a prenotare, il posto è disponibile a distanza di 24 ore. A pesare in questo ingorgo c’è il fatto che il centro prelievi dell’ospedale di Santa Maria Nuova, chiuso durante il picco del Covid per il rischio di contagi, non ha ancora riaperto. Nella sala dell’accettazione ora ci sono transenne e tende che servono a proteggere la privacy dei sanitari che vanno lì per il cambio d’abiti. «Il centro prelievi di Santa Maria Nuova ancora chiuso provoca molte conseguenze negative — spiega Barbara Baldini, medico di famiglia di Firenze — Una maggiore pressione sugli altri ambulatori, ma anche tanti anziani che vivono in centro che non riescono ad andare in Santa Rosa o in via D’Annunzio e che, quindi, o non fanno l’esame o lo vanno a fare in regime privato». Da parte sua, l’Asl annuncia la riapertura del centro prelievi di Santa Maria Nuova per «la prossima settimana».
❞ Il medico di famiglia La chiusura del punto prelievi in centro crea enormi disagi, specie agli anziani
❞ La Asl Diamo la priorità a urgenze e utenti fragili Santa Maria Nuova riaprirà a giorni