E alle Murate sosta selvaggia (con spaccio libero fino all’alba)
La protesta dei condomini: «Noi minacciati e i vigili non si vedono»
A Firenze non c’è area pedonale che non abbia almeno una decina di automobili parcheggiate. Nella città dove tutti hanno qualche deroga da rivendicare, anche le zone dedicate al passeggio a piedi non vengono risparmiate dall’eccezione che ormai è regola. E il centro storico ogni giorno offre molteplici (pessimi) esempi. Basta provare a fare due passi in un qualsiasi momento della settimana, di giorno come di sera, in piazza Strozzi (di cui il Corriere Fiorentino si è più volte occupato) e alle Murate dove, per accedere con i mezzi, hanno tagliato le catene che bloccavano gli ingressi.
I cittadini avevano chiesto al Comune l’istallazione dei pilomat «ma dopo il disco verde degli uffici comunali è arrivato inspiegabilmente il blocco del progetto. Abbiamo provato a chiedere spiegazioni ma nessuno ci ha saputo dire il motivo di quel dietrofront». Il problema è che se i vigili urbani — che hanno una sede poco distante, esattamente accanto all’aula bunker di piazza Ghiberti — non intervengono con carri attrezzi e ganasce la situazione non potrà che peggiorare. Le multe («che non vengono fatte») non hanno alcun effetto deterrente per questi parcheggiatori impuniti e compulsivi, e «la sanzione non fa la differenza — dice Simone Scavullo del Comitato Cittadini per Firenze —, arriva dopo due mesi e chi lascia l’auto nell’isola pedonale neanche se ne accorge, invece le ganasce hanno un effetto immediato, scoraggiano».
Oggi sono proprio i residenti dei condomini realizzati nell’ex carcere con accesso da via dell’Agnolo e da via
Ghibellina ad alzare la voce e a denunciare una situazione diventata oramai ingestibile, e che non riguarda solo i parcheggi abusivi ma anche lo spaccio, che avviene senza soluzione di continuità (dalle 10 del mattino all’alba) sotto le finestre dei residenti. «E guai a lamentarsi — racconta una donna che chiede l’anonimato per paura di ritorsioni — sono stata più volte minacciata e anche rincorsa da questi brutti ceffi che hanno trasferito la loro centrale di smercio degli stupefacenti da piazza Ghiberti a piazza Madonna della Neve».
Insomma, le Murate sembrano abbandonate a se stesse, tra muri vandalizzati, sporcizia e clienti della movida che usano ogni angolo per espletare i propri bisogni. «Ho preparato una mail con tante foto che invierò alle autorità competenti — conclude Barbara, una residente — Credo che qualcuno debba delle spiegazioni per tutto questo e soprattutto debba rispondere per gli ingenti danni arrecati alla pavimentazione per l’uso improprio dell’area pedonale. Ciò che accade alle Murate quasi quotidianamente è uno spettacolo indegno che non fa onore alla nostra città».