Tolti dal dl Rilancio
Da Roma niente aiuti per il Terzo settore «Colpo durissimo»
Dal Parlamento una brutta notizia per il volontariato: nel dl Rilancio è stato cancellato l’accesso al credito agevolato per il Terzo settore, previsto invece per le imprese. Un colpo che rischia di paralizzare anche l’associazionismo toscano, già in difficoltà per il calo vistoso di donazioni e per la mancanza del rinnovo delle convenzioni coi Comuni, le cui casse piangono. «Per la Toscana si tratta un colpo ancora più duro perché qui il Terzo settore è particolarmente vivo e efficace — dice Federico Gelli, presidente del Cesvot, Centro servizi volontariato toscano — Siamo tante e varie realtà che si occupano non di fare profitti ma di distribuire solidarietà e sostegno a chi ne ha più bisogno, soprattutto ora. Negare a questi enti un aiuto concreto è incomprensibile e mette anche a rischio centinaia di posti di lavoro». Ecco perché viene poi lanciato un appello «ai parlamentari toscani per far sentire la propria voce». Parole dure arrivano anche dalla toscana Claudia Fiaschi, portavoce del Forum nazionale Terzo Settore: «In Parlamento manca la sensibilità, incalzeremo governo e parlamentari affinché le associazioni possano accedere al credito, altrimenti il rischio è che gli enti del Terzo settore non possano dare continuità operativa alle loro opere sociali. Se queste organizzazioni non vengono messe nelle condizioni di continuare a svolgere il loro prezioso impegno ci sarà un aumento drammatico del numero delle persone in difficoltà, della disoccupazione ed avremo comunità più fragili e meno coese».