Viareggio premia i propri turisti «Stop alla tassa di soggiorno»
Un milione di euro in meno nelle casse comunali. Anche il Forte la congela
Stop alla tassa di soggiorno a Viareggio dall’1 agosto al 31 dicembre prossimi in tutte le strutture ricettive camping compresi, per far ripartire appieno il turismo e l’economia legata al comparto: è la mossa varata dall’amministrazione guidata dal sindaco Giorgio Del Ghingaro che, dopo il primo ok da parte della giunta verrà discussa nel corso del prossimo Consiglio comunale.
Nel 2019 l’imposta aveva visto entrare nelle casse municipali una somma superiore al milione di euro, il 60 per cento del quale nel periodo compreso fra agosto e dicembre. A Viareggio la tariffa oscilla da un minimo di 50 centesimi a notte per gli alberghi a 1 o 2 stelle e i campeggi in bassa stagione, a un massimo di 5 euro a notte negli hotel a 5 stelle in alta stagione, fino ad un tetto di 10 pernottamenti consecutivi nella medesima struttura. «Venire in vacanza da noi — afferma Del Ghingaro — costerà meno, grazie a questo segnale che ci pone probabilmente in assoluta controtendenza rispetto alle maggiori località turistiche della Toscana. Ma lo ritengo giusto, visto il periodo difficile che tutti abbiamo appena passato. I turisti non si sentiranno più chiedere l’extra dovuto per l’imposta e i titolari delle strutture non saranno tenuti al versamento relativo al periodo compreso nel provvedimento».
Per quanto riguarda gli altri Comuni versiliesi della costa, l’altro territorio che vede in vigore la tassa di soggiorno è quello di Pietrasanta — nel periodo compreso fra l’1 aprile e il 30 settembre —, dove la misura è stata confermata anche per quest’estate partendo da un minimo di un euro a notte per gli alberghi a 2 stelle ad un massimo di 4 euro a notte negli hotel a 5 stelle, fino a 7 pernottamenti consecutivi. L’amministrazione guidata dal sindaco Alberto Stefano Giovannetti ha comunque varato altre misure a sostegno del comparto turistico, come ad esempio l’ampliamento gratuito del suolo pubblico per i pubblici esercizi così da consentir loro di recuperare i coperti perduti per rispettare le prescrizioni governative in materia di distanziamento sociale fra le persone. A Forte dei Marmi il sindaco Bruno Murzi e la sua giunta avevano deciso nei mesi scorsi — prima ovviamente dell’emergenza coronavirus — di introdurre da quest’anno in poi, per la prima volta, l’imposta di soggiorno, calcolando entrate pari a circa 400 mila euro: alla luce degli effetti economici della pandemia la misura è stata per adesso messa da parte, per non gravare sulle attività turistiche.
Neppure a Camaiore, infine, è in vigore questa tariffa: l’amministrazione condotta dal sindaco Alessandro Del Dotto si è comunque attivata concedendo anch’essa per l’ampliamento gratuito del suolo pubblico non solo per bar e ristoranti, ma anche per gli stabilimenti balneari che — laddove dotati di parcheggio interno proprio — alla sera possono apparecchiare e mettere tavolini all’interno di queste aree.