Salvini d’estate
Il leader leghista in Versilia con la candidata governatrice Ceccardi. Intesa su Paci per Viareggio
Il leader della Lega al Forte dei Marmi: «Tornerò in agosto»
«Il bonus vacanze del Governo è un fallimento e una fregatura, quest’anno in Versilia mancano i turisti stranieri e gli albergatori, i balneari e i commercianti che ho incontrato oggi sono molto preoccupati. Ma noi siamo pronti ad aiutarli perché danno lavoro e fanno girare l’economia». È in piena modalità elettorale Matteo Salvini quando, ieri pomeriggio, arriva in piazza Garibaldi a Forte dei Marmi in sella a una bicicletta per sostenere la candidatura dell’eurodeputata leghista Susanna Ceccardi a governatrice della Toscana di fronte a un folto pubblico di sostenitori. «Ci rivediamo per una settimana di agosto al Forte: vengo in vacanza con mia figlia».
Il leader della Lega arriva in Versilia dopo una tappa in Lunigiana, visita al ponte crollato ad Albiano Magra: «Ad oltre 3 mesi dal cedimento di questa infrastruttura — ha detto Salvini — nessuno ha ancora mosso un dito ed è inaccettabile una ferita del genere in una terra stupenda come questa». Una frecciata al governatore Enrico Rossi sulla gara del trasporto pubblico («Rossi non è molto amato dai toscani, ma probabilmente lo è dai francesi») e una al candidato del centrosinistra Eugenio Giani («Quando lui è entrato in politica, la nostra Susanna andava ancora alla scuola materna, è ora di cambiare e dopo 50 anni agli elettori noi offriamo una alternativa vera»).
Infine un intervento sulle elezioni comunali di Viareggio: «Barbara Paci? — ha detto Salvini — È un nome che mi piace e una donna senza tessera di partito che può far molto per far ripartire una città per troppo tempo abbandonata a se stessa dalla sinistra». Il nome di Paci sembra aver convinto anche Fratelli d’Italia, come affermato ieri in un video dal deputato Riccardo Zucconi, ragion per cui pare ormai certo che anche a Viareggio il centrodestra correrà unito, dopo le discussioni delle ultime settimane e l’ipotesi a questo punto rientrata di una spaccatura fra i partiti della coalizione.