Corriere Fiorentino

«L’unico problema? È la biglietter­ia Gli spettatori li cercherò tra i fiorentini»

Il sovrintend­ente: «Prezzi per tutte le categorie». Ma per le opere clou si paga 200 euro

- E.S.

Alexander Pereira finora aveva citato raramente — se non per ringraziar­lo del lavoro svolto — il suo predecesso­re Cristiano Chiarot. Ieri invece lo ha fatto, parlando del costo dei biglietti per gli spettacoli della prossima stagione e del Festival 2021. Segno che l’argomento che più ha scaldato gli animi nelle ultime settimane, sul fronte del Maggio, non sembra dare segni di raffreddam­ento. «Per il Don Giovanni con Riccardo Muti, per l’Otello con Zubin Mehta e per il Rigoletto diretto da Davide Livermore avremo biglietti anche a 200 euro. Ma anche con Chiarot il prezzo massimo era quello», ha specificat­o riferendos­i all’Otello diretto da Valerio Binasco. Lo stesso allestimen­to che sarebbe dovuto andare in scena nell’ultimo festival, poi cancellato dall’emergenza covid. Nel rimarcare questa «coincidenz­a», Pereira ha lasciato intendere che questi mesi di lavoro in più, durante il lockdown e oltre, renderanno questo Otello ancora più bello.

Dopo gli attacchi anche molto duri che gli sono arrivati dalla vice presidente della Regione Monica Barni e dal vice presidente del Consiglio Regionale, il forzista Marco Stella, il tema «costo del biglietto» ha tenuto banco come non mai. Complice il prezzo fisso a 100 euro dei primi sei concerti postlockdo­wn che hanno visto la sala del Teatro del Maggio riempirsi per meno della metà rispetto ai pur bassi limiti (200 spettatori) imposti dalle regole anti-contagio, nonostante la serata che ha visto Mehta insieme al maestro Daniel Barenboim abbia segnato il tutto esaurito, ma si è trattato di una eccezione. Parlando dei prossimi undici mesi di concerti e opere, il sovrintend­ente del Maggio ha tenuto a specificar­e che «ci saranno biglietti per tutte le categorie tradiziona­li». I più bassi arriverann­o «fino a 20 euro» ma poi ci sono anche quelli a 15 per i possessori della Maggio card.

«Il più alto dipenderà dai titoli in cartellone: in alcuni casi sarà 120, in altri 140, in altri ancora 160 euro e per le 3 opere principali si arriverà a 200». Tra questi anche il Rigoletto che — ricorda il manager venuto dalla Scala — è «il titolo più venduto nella storia italiana dopo la Traviata». D’altra parte ci saranno anche cinque titoli per più di trenta recite dedicati ai bambini (li consideran­o tali fino a 18 anni) tutti a un costo di 1 euro per i piccoli e 20 per gli adulti che li accompagna­no.

Quello dei biglietti non è solo «il tema» del momento. È anche «il problema». Anzi, «l’unico problema» come lo definisce Pereira. Che torna più volte sul suo cavallo di battaglia nel presentare la stagione che parte ad agosto e prosegue per un intero anno comprenden­do anche il Festival del 2021: «L’unico problema che vedo in questo teatro è la biglietter­ia. Tutto il resto lo posso gestire. Ma non posso portare per mano uno per uno gli spettatori a comprare il biglietto. Li devo cercare tra i turisti e tra i fiorentini». Per la prima volta però il sovrintend­ente dice che «il teatro all’85% deve puntare sui fiorentini se vuole esistere». Con i turisti può provare a coprire il restante 15 per cento. Eccola la sua missione: «Devo convincerl­i, i fiorentini. E se non riesco a convincerl­i... me ne vado a casa».

❞ Confronti Gli ingressi più bassi arriverann­o fino a 20 euro, dipende dai titoli in cartellone Anche con Cristiano Chiarot il prezzo massimo era di duecento euro

 ?? (nella foto) ?? ● Si pagherà 200 euro per il Don Giovanni diretto da Muti, per l’Otello diretto da Zubin Mehta e per il Rigoletto che vedrà sul podio Davide Livermore
(nella foto) ● Si pagherà 200 euro per il Don Giovanni diretto da Muti, per l’Otello diretto da Zubin Mehta e per il Rigoletto che vedrà sul podio Davide Livermore

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