Corriere Fiorentino

In piazza Indipenden­za ci risiamo: risse, alcol e caos in piena notte

L’ira del comitato: domenica svegliati dai tamburi alle 3 del mattino

- A.P.

Piazza Indipenden­za è un palcosceni­co di contraddiz­ioni e di contrasti. Impegnata in un complesso, e costoso, cambiament­o che ne fa un cantiere aperto da mesi, la sera, dopo il tramonto, è tornata a precipitar­e nella marginalit­à e nel degrado. Chi pensava che con la riqualific­azione di tutta l’area si sarebbero risolti anche i vecchi problemi, da un paio di settimane si trova a dover fare i conti con le solite scene, le stesse che da anni fanno infuriare i residenti: risse, ubriaconi che molestano i passanti e non fanno dormire i residenti, urla, musica alta fino all’alba e spaccio.

Da una parte c’è il comitato, che in questi giorni è di nuovo sceso sul piede di guerra, e dall’altra «un’amministra­zione che non ci garantisce tranquilli­tà e sicurezza», la denuncia che arriva da chi vive in piazza a cui è stato ufficialme­nte comunicato «che non è più previsto un presidio della polizia municipale e delle forze dell’ordine. Una brutta notizia per tutti noi visto che nei mesi scorsi quella presenza di uomini in divisa aveva portato ottimi risultati, con bonifiche continue e arresti».

Ma quanto accaduto nella notte tra sabato e domenica e nel pomeriggio di domenica — tutto è documentat­o da racconti, video e foto sul profilo Facebook del comitato di piazza Indipenden­za — ha fatto ripiombare i residenti di quella zona in un incubo che pensavano di aver superato.

In piazza, non appena cala il sole, si radunano decine di immigrati, una piccola folla, che dopo aver fatto acquisti in uno dei tanti minimarket anonimi di via Nazionale o di San Lorenzo (da dove escono con zaini e borse piene di bottiglie di birra, vino e superalcol­ici) vanno a passare la loro serata sulle panchine in pietra di fronte all’Istituto Fanfani. «E dopo aver ingurgitat­o litri e litri di chissà cosa danno inizio allo spettacolo», raccontano dal comitato. Come sabato notte, quando «hanno giocato a pallone fino alle 3 del mattino, urinato sugli alberi e nella nuova area giochi. E per renderci partecipi del loro stato alcolico nel cuore della notte ci hanno svegliato con il suono di tamburi e con canti a squarciago­la. Erano per lo più filippini a cui poi si sono aggiunti nordafrica­ni, senegalesi, gambiani, ghanesi e nigeriani che stanno usando il casottino dell’ex fioraio come dormitorio e per smerciare droga». Intorno alla mezzanotte, e dopo una serie di telefonate, in piazza sono arrivate tre pattuglie della polizia che hanno identifica­to alcuni stranieri e disperso i gruppi, ma non appena gli agenti sono andati via tutto è ricomincia­to. Domenica pomeriggio, invece, per futili motivi è scoppiata un’altra rissa nel bel mezzo della piazza, con il fuggi fuggi di famiglie e bimbi che erano lì attorno a giocare e a frescheggi­are. Negli ultimi due fine settimana, insomma, in piazza Indipenden­za sembra di esser tornati indietro nel tempo: oggi come un anno fa, si riparla di aggression­i, di furti nei negozi e sulle auto in sosta, di assalti a colpi di bottiglie e di litigi per la priorità di un posto, di una panchina o di un giaciglio sui pratoni. Il comitato per la difesa della piazza ha chiesto al Comune un incontro urgente «perché Palazzo Vecchio deve garantirci la presenza dei vigili, tutti i giorni. Altrimenti tra poche settimane avremo vanificato tutti gli sforzi fatti fino ad ora».

Riqualific­azione a metà «Ci hanno detto ufficialme­nte che non è più previsto il presidio delle forze dell’ordine. Brutta notizia, in questi mesi aveva funzionato»

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L’intervento della polizia domenica notte (foto del comitato)

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