Mobit-Regione, altro duello a colpi di esposti
Gara dei bus, l’accusa: accordo segreto diretto con Ratp. La replica: illazioni e toni intimidatori
La gara per il trasporto pubblico locale in Toscana si arricchisce di nuovi (ennesimi) capitoli giudiziari. È ancora Mobit — il consorzio delle aziende del territorio che ha perso la gara a favore di «Autolinee Toscane» e che gestisce ancora oggi il servizio dei bus — ad andare all’attacco, annunciando nuove denunce contro delibere regionali, a fronte di «atti e conversazioni intercettate in precedenti indagini». Ed è ancora la Regione Toscana a replicare: «Contro gli atteggiamenti diffamatori, le illazioni e toni intimidatori di Mobit abbiamo presentato un esposto in Procura. Il Consorzio ha il chiaro obiettivo di impedire l’attuazione delle sentenze del Consiglio di Stato sulla gara sul servizio di trasporto».
A più di cinque anni dall’inizio della gara pubblica questo è l’ennesimo atto di una guerra economica e politica che si combatte soprattutto nelle aule di giustizia. Mobit ieri ha lanciato la nuova sfida: «Presenteremo nuovi esposti alla procura della Repubblica e alla Corte dei Conti — spiega il Consorzio in una nota — per reagire agli atti adottati in favore di Autolinee Toscane/Ratp, tali da aumentare il prezzo di aggiudicazione, con aggravio di almeno 100 milioni per l’erario e in contrasto con le norme del bando». Una circostanza ancora «più grave —aggiunge la nota — se si considera che l’offerta di Mobit, già valutata migliore sotto il profilo tecnico, oggi è anche economicamente più conveniente». Ma c’è di più. Il Consorzio lancia nuove accuse: «Con grande sconcerto e con indignazione» si è appreso che, «fin dall’anno 2011, si era formato un accordo segreto ed occulto diretto a far partecipare Autolinee Toscane/ Ratp alla gara che stava per aprirsi e ad estromettere le Società pubbliche di trasporto locale oggi riunite in Mobit».
Il riferimento è a un’intercettazione spuntata dagli atti delle indagini depositati al Tribunale del Riesame. In una conversazione, risalente al 2011 e relativa a un’altra inchiesta —precisano fonti della Procura — già archiviata, l’allora responsabile dei trasporti del Pd Valerio Vannetti (estraneo all’inchiesta) spiega all’ex assessore regionale ai trasporti Riccardo Conti, scomparso nel 2017: «L’intenzione di Rossi è: Ratp si presenta alla gara, cerca di vincerla, prende tutti i dipendenti, ma si leva di torno le aziende e i Comuni. Tac».