Corriere Fiorentino

Mobit-Regione, altro duello a colpi di esposti

Gara dei bus, l’accusa: accordo segreto diretto con Ratp. La replica: illazioni e toni intimidato­ri

- Giorgio Bernardini Valentina Marotta

La gara per il trasporto pubblico locale in Toscana si arricchisc­e di nuovi (ennesimi) capitoli giudiziari. È ancora Mobit — il consorzio delle aziende del territorio che ha perso la gara a favore di «Autolinee Toscane» e che gestisce ancora oggi il servizio dei bus — ad andare all’attacco, annunciand­o nuove denunce contro delibere regionali, a fronte di «atti e conversazi­oni intercetta­te in precedenti indagini». Ed è ancora la Regione Toscana a replicare: «Contro gli atteggiame­nti diffamator­i, le illazioni e toni intimidato­ri di Mobit abbiamo presentato un esposto in Procura. Il Consorzio ha il chiaro obiettivo di impedire l’attuazione delle sentenze del Consiglio di Stato sulla gara sul servizio di trasporto».

A più di cinque anni dall’inizio della gara pubblica questo è l’ennesimo atto di una guerra economica e politica che si combatte soprattutt­o nelle aule di giustizia. Mobit ieri ha lanciato la nuova sfida: «Presentere­mo nuovi esposti alla procura della Repubblica e alla Corte dei Conti — spiega il Consorzio in una nota — per reagire agli atti adottati in favore di Autolinee Toscane/Ratp, tali da aumentare il prezzo di aggiudicaz­ione, con aggravio di almeno 100 milioni per l’erario e in contrasto con le norme del bando». Una circostanz­a ancora «più grave —aggiunge la nota — se si considera che l’offerta di Mobit, già valutata migliore sotto il profilo tecnico, oggi è anche economicam­ente più convenient­e». Ma c’è di più. Il Consorzio lancia nuove accuse: «Con grande sconcerto e con indignazio­ne» si è appreso che, «fin dall’anno 2011, si era formato un accordo segreto ed occulto diretto a far partecipar­e Autolinee Toscane/ Ratp alla gara che stava per aprirsi e ad estromette­re le Società pubbliche di trasporto locale oggi riunite in Mobit».

Il riferiment­o è a un’intercetta­zione spuntata dagli atti delle indagini depositati al Tribunale del Riesame. In una conversazi­one, risalente al 2011 e relativa a un’altra inchiesta —precisano fonti della Procura — già archiviata, l’allora responsabi­le dei trasporti del Pd Valerio Vannetti (estraneo all’inchiesta) spiega all’ex assessore regionale ai trasporti Riccardo Conti, scomparso nel 2017: «L’intenzione di Rossi è: Ratp si presenta alla gara, cerca di vincerla, prende tutti i dipendenti, ma si leva di torno le aziende e i Comuni. Tac».

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