L’ultimo concerto, a Lucca: finale da rockstar
D’Alessandro: l’ovazione di 20 mila persone in piedi e lui che applaudiva a sua volta
L’omaggio alle 32 vittime della strage ferroviaria di Viareggio nel giorno del decennale e poi il viaggio musicale lungo 60 anni di carriera, fino alla standing ovation di 20 mila spettatori. Era il 29 giugno 2019 e al Summer Festival di Lucca, sotto gli spalti delle Mura, andava in scena l’ultimo concerto della straordinaria carriera di Ennio Morricone, scomparso nella notte fra domenica e lunedì all’età di 91 anni. Autore di colonne sonore che sono storia del cinema e della musica, compositore e premio Oscar alla carriera nel 2007, aveva deciso di ritirarsi dalle scene un anno e pochi giorni fa proprio nella città di Giacomo Puccini al quale — come svela il patron del Summer Mimmo D’Alessandro — era molto legato. «Abbiamo avuto l’onore di avere per 3 volte il maestro a Lucca — racconta D’Alessandro — nel 2008 e nel 2017 in piazza Napoleone e lo scorso anno sotto gli spalti delle Mura. L’ultima in particolare, fu una serata magica: ricordo il suo sguardo felice e quello della moglie Maria durante il concerto e alla fine, quando tutto il pubblico si alzò in piedi, il maestro non smetteva di applaudire. Oggi mi commuove ripensare a quei momenti unici e all’emozione che quella esibizione seppe regalare a tutti i presenti. Quella della sua morte è una notizia che non avrei mai voluto ricevere». «Mi ritengo un privilegiato — aggiunge Mimmo D’Alessandro — perché con Morricone ho avuto la fortuna e l’onore di lavorare non solo a Lucca, ma anche alle Terme di Caracalla a Roma, all’Arena di Verona e a Bilbao in Spagna: c’è un termine ben preciso per definire un artista e un uomo del genere e la sua capacità di trasmettere emozioni incredibili. E questa parola è genio». D’Alessandro sottolinea poi il legame del compositore e musicista con Puccini: «La prima volta che venne a Lucca — aggiunge — dedicò una parte del suo spettacolo ad alcune arie pucciniane. E lo scorso anno chiese di poter visitare la casa natale del maestro in centro storico, dove lo accompagnammo assieme al sindaco Alessandro Tambellini. Ogni volta che veniva a Lucca voleva vivere appieno l’atmosfera di questa città che amava molto: ricordo che la prima volta fu anche ricevuto dall’allora sindaco Mauro Favilla che gli consegnò un riconoscimento. La sua scomparsa oggi lascia un vuoto incolmabile nel mondo
❞ Amava molto questa città e Puccini Quando venne qui chiese di poter visitare la casa natale del maestro
dell’arte e della musica, anche se le sue opere resteranno immortali». Tantissimi i messaggi di cordoglio arrivati ieri, da quello dello stesso Tambellini che ha ricordato quella visita a Casa Puccini dello scorso anno, al sindaco di Firenze Dario Nardella che ha ricordato il concerto fiorentino «Morricone dirige Morricone» del 2005.