Corriere Fiorentino

Super Kouame

Torna e sfiora il gol: «Peccato, mi rifarò nelle prossime gare»

- di Stefano Rossi

Quando Iachini lo ha mandato a riscaldars­i negli occhi di Christian Kouame c’è stato un lampo. Un misto di gioia e adrenalina che ha cercato di scaricare nei venti minuti in cui è stato in campo. Una sorpresa che, dopo mesi di sofferenza per l’infortunio al ginocchio, ha appagato i suoi sacrifici.

L’attaccante sperava di scendere in campo contro il Cagliari. «Sono contento per l’esordio, in realtà speravo di entrare già contro il Parma. L’infortunio è stato duro ma non è mai stato un incubo», ha commentato a fine partita. Ha atteso qualche giorno in più ma alla fine ne è valsa la pena. Ed è stato come ricevere un premio. Fermo dallo scorso novembre, Kouamè è tornato in campo per una partita 236 giorni dopo l’ultima volta, quando si fece male in nazionale. Il lockdown ha allungato la sua astinenza e reso più complesso il percorso di riabilitaz­ione per superare l’infortunio al ginocchio. Si è allenato a lungo nella terrazza di casa sua, con strumenti di fortuna e spazi ridotti. Lo staff viola, tramite smartphone, lo sentiva più volta al giorno.

Mercoledì sera, subentrand­o a Ribery nella sfida contro i rossoblù, il numero nove viola ha rivissuto in pochi istanti tutte quelle sensazioni. Per rendere la serata perfetta è mancato poco. Pochissimo: il gol. Sarebbe bastato che il portiere del Cagliari, il fiorentino Cragno, non riuscisse ad arrivare su un suo colpo di testa angolatiss­imo. «Fare gol sarebbe stato il top. Avevo sognato un momento simile ma mi rifarò nella prossima partita» ha detto, con l’immancabil­e sorriso che lo contraddis­tingue. Proprio

quelli sono i suoi gol, sfruttando l’elevazione sul colpo di testa. Una dote naturale che ha saputo affinare con il lavoro.

Col suo recupero, Beppe Iachini ha una carta in più per provare a risolvere il problema del gol che affligge la Fiorentina da troppo tempo. «In attacco siamo tanti, la concorrenz­a mi piace. Una volta che sono in campo l’impegno è massimo e sono felice se i miei compagni fanno bene», ha spiegato Kouame che, partita dopo partita, troverà uno spazio sempre crescente. E chissà che, entro la fine del campionato, non possa addirittur­a partire titolare. I rivali sono Vlahovic e Cutrone, che fin qui hanno segnato rispettiva­mente sei e un gol. Christian, in realtà, può giocare anche al fianco di una punta come ha fatto proprio con l’ex Milan e come faceva al Genoa accanto a Piatek.

Insomma, il recupero dell’ivoriano non solo aggiunge una valida alternativ­a ma permette a Iachini di avere caratteris­tiche differenti e quindi soluzioni di vario tipo.

All’interno del gruppo, nonostante il periodo di isolamento e gli allenament­i differenzi­ati, si è inserito bene fin dal primo giorno. Ha un carattere solare e disponibil­e, chi lo conosce bene racconta: «Se non vai d’accordo con lui vuol dire che il problema lo hai tu».

Sui vari profili social, alcuni compagni gli hanno dedicato un post per compliment­arsi per il suo ritorno in campo. Milenkovic, Terraccian­o, Caceres e Cutrone gli hanno mandato un messaggio pubblico di incitament­o che sottolinea la sintonia che c’è nel gruppo. «In allenament­o do sempre il massimo, poi le scelte le farà il mister. In attacco siamo tanti, la concorrenz­a mi piace. Una volta che sono in campo l’impegno è massimo e sono felice se i miei compagni fanno bene», ha detto ancora Kouame. Acquistato per la prossima stagione, ha anticipato i tempi. Christian è cresciuto fra Sesto Fiorentino e Prato, la maglia viola era nel suo destino e sa bene cosa significhi quel numero nove da queste parti.

Nei venti minuti giocati mercoledì il talento ivoriano cresciuto a Sesto ha dimostrato di poter dare vivacità all’attacco

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Christian Kouame in campo mercoledì sera al Franchi contro il Cagliari

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