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E Siena potrebbe usare anche i locali delle Contrade
Santa Maria della Scala, Camera di commercio e persino le Contrade. In vista del nuovo anno accademico, l’Università di Siena sta vagliando le alternative per garantire una regolare accesso ai corsi a tutti gli studenti. Il distanziamento dovuto all’emergenza sanitaria renderà necessario trovare un ventina di aule in più, ma già da ora il rettore Francesco Frati si è impegnato a garantire «lezioni in presenza da settembre». I contatti con alcune istituzioni cittadine sono già avviati e altre si potrebbero presto aggiungere. Per le Contrade, per esempio, non si tratterebbe di una prima volta, perché già in passato c’era stata una collaborazione con l’Ateneo senese.
L’idea è mettere a disposizione degli immatricolati uno spazio «diffuso» nel centro storico che consenta il faccia a faccia. «Il percorso di studi universitari — precisa Frati — si fa con un confronto diretto con i docenti, lezioni quotidiane da seguire, partecipazione alla vita accademica e cittadina. Il messaggio che vogliamo mandare agli studenti è un invito a tornare a vivere ancora la loro esperienza di studio con serenità». Il ritorno in aula non soppianterà comunque la didattica a distanza. «Per il momento rimarrà un supporto per gli studenti stranieri che non possono venire a Siena», ha assicurato il rettore. In quest’ottica l’ateneo nei prossimi mesi porterà avanti un adeguamento degli spazi. Oggi solo il 25% degli ambienti ha tutto il necessario per garantire lezioni non ravvicinate. Entro settembre verranno realizzati i lavori per far salire questa quota oltre il 90%: gli interventi avranno un costo previsto di un milione e 800 mila euro.
Le migliorie strutturali vanno di pari passo con quelle relative al percorso di studi. Per il prossimo anno accademico, che vedrà le immatricolazioni aprirsi il 21 luglio, i corsi in programma sono 71, dei quali 19 esclusivamente in inglese; otto invece quelli che permetteranno di conseguire un doppio titolo, italiano e straniero, grazie agli accordi di collaborazione con altre università europee.
Il rettore Frati Oggi solo il 25% degli ambienti offre garanzie, ma entro settembre arriveremo a oltre il 90% per assicurare le lezioni