Il piano, la domenica barocca: tornano i concerti in Sala Bianca
La Reggia è di nuovo in musica e protagonista assoluto sarà il pianoforte: due mesi per tutti nella Sala Bianca di Palazzo Pitti grazie ai nuovi appuntamenti del Conservatorio Cherubini da oggi al 14 novembre. «La Musica in Reggia, giunta ad un nuovo ciclo di concerti dopo il successo della prima serie che le Gallerie degli Uffizi e il Conservatorio hanno offerto gratis per tutta l’estate, ha raggiunto il suo scopo primario: ridare speranze e certezze, in un momento così delicato, a coloro che cercano consolazione, passione, creatività» spiega il direttore del Conservatorio Paolo Zampini. Tutti i giovani interpreti si impegneranno ogni sabato nell’organizzazione dei concerti che inizieranno alle ore 11 e il repertorio spazierà da Scarlatti a Stravinsky, con incursioni anche nella musica da camera e barocca. Si inizierà con Beethoven, Schumann e Scarlatti per proseguire negli incontri successivi con Gyorgy Ligeti, Bela Bartók, Debussy, Prokofiev e concludere con gli ÉtudesTableaux op. 39 di Rachmaninov. Se l’intero programma è tutto concentrato «sui tasti», non mancherà un appuntamento speciale che farà riscoprire al pubblico un personaggio amato, curioso e multiforme che nei secoli ha attraversato il panorama
culturale e musicale: domani alle 11 il tenore Marco Angioloni e il suo ensemble Il groviglio porteranno in scena Il canto della nutrice del compositore Francesco Cavalli. «Il programma del concerto sarà in larga parte incentrato sui brani raccolti nel primo album che ho pubblicato. I giovani avranno così l’occasione di avvicinarsi alla musica barocca e a questo tipo di personaggi che hanno lo stesso fascino di sovrani e figure mitologiche — racconta Angioloni — Il testo è spartano,
realistico e si enfatizza il lato comico e grottesco anche grazie alla voce maschile. La nutrice è da sempre amata perché evoca un contesto quotidiano più umano e vicino alla nostra vita». Il concerto è stato rimandato a causa delle restrizioni degli ultimi mesi e ora è un’occasione in più per regalare al pubblico uno scrupoloso lavoro di ricerca perfettamente inserito accanto agli appuntamenti del Conservatorio.