Nasce il Centro studi delle nuove idee per l’identità europea
Ciuffoletti: passiamo ai fatti. Ieri la prima riunione
Zeffiro Ciuffoletti, storico professore dell’Ateneo fiorentino che sul Corriere Fiorentino ha lanciato la proposta di creare un think tank che riportasse Firenze al centro del dibattito europeo, ieri ha riunito un gruppo di intellettuali per partire con le proposte. Un gruppo che ha dato mandato ad alcuni membri di stendere uno statuto e di «elaborare un programma» per il dibattito che la presidente della commissione Ue, von der Leyen, vuole aprire.
«Ora passiamo dalle idee ai fatti». Le idee Zeffiro Ciuffoletti le aveva espresse per la prima volta sulle pagine del Corriere Fiorentino (il 5 aprile, l’8 aprile e poi ancora il 6 settembre), lanciando la proposta di creare un think tank che riportasse Firenze al centro del dibattito europeo, della costruzione dell’identità europea, ripartendo dalla collaborazione tra Università e Iue di Fiesole. Ora, lo storico e docente dell’Ateneo fiorentino è passato a dare concretezza al progetto: ieri ha riunito il gruppo di intellettuali attorno ai quali vuole costruire questo «rilancio», gruppo che ha dato mandato ad alcuni membri di stendere uno statuto e di «elaborare un programma per partecipare al dibattito che la presidente della commissione Ursula von der Leyen ha annunciato di voler creare per discutere, anche nella società civile, del futuro dell’Unione». Ciuffoletti ha riunito un gruppo di economisti, esponenti della Bce, l’ex rettore Paolo Blasi, il giornalista Paolo Ermini, il fisico Marco Santarelli, il direttore l’istituto Erasmus a Firenze Giovanni Biondi, e altri ancora. «L’Università sta lavorando molto bene alla creazione del corso di specializzazione su questi temi — prosegue Ciuffoletti — ma ha i suoi tempi e modalità, come l’Istituto Universitario Europeo, hanno recepito l’importanza di questo tema ma hanno un loro assetto e vanno per la loro strada. Sta a noi dare un servizio diverso, anche di socializzazione del tema “Europa”. Per questo entro 10 giorni ci trasformeremo in un organismo attivo che si chiamerà Centro studi Europa Firenze e organizzeremo un ciclo di conferenze per discutere sul debito pubblico italiano, progetti per insegnanti e giovani sul tema della cittadinanza europea e sulla cultura e identità europea, e poi corsi di preparazione». Il corso di specializzazione dell’Ateneo a cui si riferisce sarà un seminario, 14 incontri di due ore ciascuno, come ha spiegato il rettore Luigi Dei, previsto per il secondo semestre del 2021 e prenderà in esame «non solo temi di storia
Fronte Università L’Ateneo fiorentino lavora a un corso di specializzazione sui temi dell’Europa
ma anche di ambiente, sanità», insomma di attualità del dibattito sull’Europa. Ma il corso, precisa Dei, «deve essere ancora approvato dagli organi d’Ateneo».
«Anche von der Leyen ha capito che il problema sono le istituzioni dell’Ue — conclude Ciuffoletti — e bisogna riformarle, altrimenti i movimenti scettici o sovranisti diventeranno sempre più forti e radicati: occorre attivarsi affinché le persone e soprattutto i giovani tornino a “sentirsi” cittadini europei».