Corriere Fiorentino

Movida, il decalogo dei comitati per Nardella

Multe, presidi, numero verde, cordoni mobili per Santo Spirito: «Aspettiamo che ci incontri»

- A.P.

I residenti e i comitati anti mala movida del centro storico tornano a suonare la carica. Questa volta lo fanno stilando un decalogo, «che presentere­mo al sindaco Dario Nardella quando deciderà di riceverci», dicono.

Dopo la doppia manifestaz­ione di sabato scorso, che ha visto scendere in piazza Santo Spirito e in piazza della Signoria un centinaio di fiorentini con cartelli e lenzuola, martedì sera i cittadini che si battono per il decoro dell’Oltrarno, così come di Sant’Ambrogio, Santa Croce, piazza Strozzi, via dei Neri e San Lorenzo, si sono riuniti per mettere a punto i dieci rimedi da sottoporre all’amministra­zione comunale e che, in caso di accoglimen­to, potrebbero sanare definitiva­mente la frattura che si è creata negli ultimi mesi tra Palazzo Vecchio e i sommersi dalla movida.

Per porre un argine al problema, a Nardella i comitati chiederann­o lo stop agli esercizi pubblici a mezzanotte, il rafforzame­nto dei controlli e più multe per chi urina, scrive sui muri e disturba la quiete pubblica, il monitoragg­io dei rumori con sorveglian­za attiva e presidi dei vigili urbani fino alle 5 del mattino, un numero verde del Comune per le urgenze e la decentrali­zzazione del divertimen­to in aree meno popolate e comunque fuori dal centro storico.

«Ma ciò che maggiormen­te ci preme — affermano i residenti — è il rispetto della basilica di Santo Spirito. Per questo vorremmo che dalle 19 alle 6 il sagrato fosse interdetto a tutti e tutelato con cordoni mobili. Il sindaco, domenica, attraverso gli organi di informazio­ne, ci ha fatto sapere che è pronto a incontrarc­i. Bene, è arrivato il momento di far seguire i fatti alle promesse. Noi siamo pronti: scelga lui dove e quando tenere questo confronto». Stavolta le associazio­ni intendono avere risposte e «fare rumore». Più dei giovani che quasi ogni sera si radunano sotto casa: «Vogliamo che il fenomeno sia disciplina­to, le nostre zone sono violentate dagli eccessi. Quello che succede nei weekend ci fa paura».

Ma al primo cittadino i comitati elencheran­no anche le conseguenz­e delle folli notti fiorentine a base di alcol e schiamazzi, che hanno sfumature diverse in base alla piazza o alla strada: si va dall’inquinamen­to acustico al disturbo del riposo, dal parcheggio selvaggio (per il quale i vigili urbani hanno creato una squadra che si sta occupando solo di scovare i furbetti della sosta) all’occupazion­e arbitraria di suolo pubblico. Ancora, nel documento che verrà presentato al sindaco si citeranno i vandalismi, lo spaccio di sostanze stupefacen­ti, la somministr­azione di alcolici ai minorenni, il deprezzame­nto degli appartamen­ti nei quartieri interessat­i (soprattutt­o se ai piani bassi) e, da ultimo, i possibili rischi per la salute: «Perché nella folla notturna potrebbe circolare il virus».

Dopo la protesta «Ha detto che vuole ascoltarci: ci dica quando. Noi siamo pronti al confronto»

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy