La ripartenza a ostacoli della scuola
Orari dimezzati, prof e bidelli mancanti, scioperi. Crescono le classi in quarantena
L’avvio dell’anno scolastico assomiglia a un percorso a ostacoli: tra orari ridotti per mancanza di personale, quarantene e scioperi la scuola prosegue a singhiozzo. Tra le proteste dei genitori per servizi e mense ferme. Le nomine di insegnanti e bidelli hanno fatto registrare ritardi: dopo aver rilevato incongruenze l’ufficio scolastico provinciale mercoledì ha bloccato le assegnazioni e ieri pomeriggio sono uscite le graduatorie corrette.
I nuovi casi di positività al coronavirus tornano ad impennarsi in Toscana, ieri ne sono stati notificati ben 156. E si moltiplicano le scuole con intere classi in quarantena per casi di contagio al loro interno.
In una prima del liceo scientifico Leonardo da Vinci di Firenze, una ragazza è risultata positiva al tampone: è asintomatica, l’esame è stato fatto perché la madre durante il fine settimana aveva accusato dei sintomi. La studentessa è andata a scuola fino a venerdì, mercoledì non è rientrata dopo la pausa elettorale. I compagni lo hanno scoperto mercoledì pomeriggio via chat. «Dobbiamo stare in quarantena?» si chiedevano ieri compagni e insegnanti, non avendo ricevuto nessuna comunicazione ufficiale dalla scuola o dalla Asl Centro. «È l’Asl a dare disposizioni — precisa la preside Donatella
Frilli — Ma la classe non è stata messa in quarantena perché non ha avuto contatti nelle 48 ore precedenti con la ragazza». Alcuni ragazzi ieri erano a scuola, altri hanno preferito restare a casa e qualcuno di loro ha richiesto un tampone agli istituti privati di analisi. Una positività è emersa ieri anche in una quarta delle scuole elementari di Pontassieve. In questo caso l’Asl Centro sta analizzando la situazione per capire se è necessario disporre le relative quarantene.
È risultato inoltre contagiato dal coronavirus anche un ragazzo di 18 anni dell’Istituto Tecnico Industriale Galilei di Livorno, dove sono stati messi in quarantena venti compagni di classe, mentre alla scuola d’infanzia di Castelnuovo Gargagnana (Lucca), un bambino di 3 anni è risultato positivo al tampone, con il conseguente isolamento di nove compagni di classe, tre insegnanti e due operatori scolastici.
Il virus è arrivato anche al liceo Francesco Redi di Arezzo, dove, con un caso di contagio, sono stati messi in quarantena ventuno studenti e ben nove professori. Mercoledì, invece, era emerso un cluster a Montepulciano, con cinque contagiati e una classe in quarantena al liceo Poliziano, che sembra collegato al precedente focolaio scolastico di Chianciano Terme.
Sul territorio toscano, le maggiori concentrazioni di nuovi contagi si registrano a Firenze (con 22 casi), a Pontedera (12), ad Arezzo (10) e nei due piccoli Comuni di Larciano e Lamporecchio (9 in tutto). Di tutti e 156 i positivi di ieri, solo quattro sono collegati a rientri in Toscana (3 dall’estero e uno dal Trentino), mentre solo il 42 per cento del totale è riconducibile ad altri casi noti. Significa che di 87 casi non è conosciuta l’origine del contagio. Nessun decesso ieri, mentre è in lieve flessione il dato sui ricoveri: ci sono due pazienti Covid in meno negli ospedali (ora sono 119), ma restano 24 quelli intubati in terapia intensiva.