Corriere Fiorentino

Positivo all’alcol test, il leghista sotto tiro si scusa

Criticato anche dai suoi, il vicepresid­ente del Consiglio comunale scrive una lettera

- A.P.

❞ Cocollini Ero provato dalla lunga maratona elettorale e sono stato a cena con degli amici Ma non pensavo di essere ubriaco

Criticato dai suoi e messo all’indice dagli avversari politici che ne hanno chiesto le dimissioni, Emanuele Cocollini, vicepresid­ente del Consiglio comunale di Firenze in quota Lega, ieri, con una nota pubblicata sul sito istituzion­ale di Palazzo Vecchio, ha parlato della vicenda che, lunedì sera, lo ha visto suo malgrado protagonis­ta e che gli è costata il sequestro della patente e dello scooter perché, sottoposto ad alcol test, è risultato positivo.

«Non ho problemi a chiedere scusa per quanto accaduto nella notte di lunedì scorso. Giacché non ne vado certo fiero — scrive nella nota l’esponente leghista — Mi preme però fare delle doverose precisazio­ni: non mi sono messo alla guida pensando di aver superato il limite consentito dalla legge. Ero molto stanco e provato dalla lunga maratona elettorale ed ero stato a cena con alcuni colleghi. Sono stato fermato, com’è successo a tanti, per un normale controllo di routine e sottoposto all‘alcol test» dopodiché «mi è stata tolta la patente. Tengo inoltre a precisare che tutto ciò non è accaduto nell’esercizio delle mie funzioni istituzion­ali».

Emanuele Cocollini, che si dice disponibil­e a collaborar­e con le associazio­ni che si occupano di vittime della strada, promette che utilizzerà il suo ruolo «affinché l’attenzione sul tema sia la più elevata possibile».

E a chi negli ultimi giorni si è scagliato contro di lui (compreso alcuni compagni di partito, come i consiglier­i della Città metropolit­ana Scipioni e La Grassa, l’onorevole Picchi e i gruppi consiliari della Lega sia in Comune che nei Quartieri) risponde che «nelle leggi che stabilisco­no i limiti e le pene non mi risulta sia previsto il linciaggio». Caso chiuso, dunque? Per nulla. «Bene che da parte del consiglier­e Cocollini siano arrivate delle scuse pubbliche per quanto accaduto, erano doverose. Quando si rappresent­ano i cittadini nelle istituzion­i si deve sentire ancora più forte la responsabi­lità di rispettare le regole e tutelare la sicurezza pubblica. Resta una vicenda da condannare fermamente, un fatto grave. Perché guidare dopo aver ecceduto con l’alcol mette a rischio sé stessi e gli altri», il commento di Mimma Dardano capogruppo della lista Nardella.

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Patente ritirata Emanuele Cocollini (Lega) vicepresid­ente del Consiglio comunale

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