La Tirrenica
«Useremo le risorse stanziate da Anas e dalla Regione, ma se non bastassero siamo pronti a utilizzare anche i fondi europei». Sulla Tirrenica Giani è convinto che la svolta ci sia già stata, almeno dal punto di vista politico, perché «con i sindaci, anche quelli di centrodestra, abbiamo raggiunto un’intesa condivisa sul potenziamento dell’Aurelia: si farà una strada a quattro corsie, a scorrimento veloce e totalmente in sicurezza, togliendo i pericolosissimi incroci a raso che caratterizzano oggi il tracciato». Il governatore eletto sembra rinfrancato non solo dalle parole rassicuranti della ministra delle Infrastrutture, ma anche dal fatto che De Michela ci abbiamo voluto mettere la faccia. In un incontro che si è svolto prima del voto regionale nella sede grossetana della Camera di Commercio, la ministra ha infatti garantito che i problemi burocratici che bloccavano l’opera sono stati risolti e che da Roma arriveranno i fondi necessari. E che presto sarà nominato un commissario per velocizzare un percorso che, tra idee progettuali e infinite discussioni, è partito oltre mezzo secolo fa. Anche qui: Giani si fida, ma vuole avere una carta da giocare nel caso in cui le cose si complicassero di nuovo. Da qui l’idea di usare anche i fondi europei del Recovery fund.