Corriere Fiorentino

Il moltiplica­tore verde «Investire 2 miliardi ne genera quasi otto»

- Giorgio Bernardini

Riqualific­are uffici comunali e scuole secondo le pratiche della sostenibil­ità: necessario, ma molto costoso. Oggi, tuttavia, ci sono i numeri per sostenere che sarebbe anche molto convenient­e. Quanto? Lo dice l’ultimo studio di Nomisma. L’investimen­to necessario stimato per riqualific­are gli edifici pubblici in Toscana sarebbe di circa 2 miliardi di euro, che otterrebbe­ro però un impatto complessiv­o quantifica­bile in 7,8 miliardi di euro. Un vero e proprio «moltiplica­tore green», che necessita tuttavia di un fortissimo impegno di spesa. Lo studio, condotto per conto del gruppo internazio­nale Rekeep, afferma che le cifre d’investimen­to sarebbero «senz’altro sostenibil­i». Il riferiment­o è al Recovery Fund e ai Fondi struttural­i europei 2021-2027. «Nelle linee guida del Recovery Fund — chiarisce Marco Marcatili, responsabi­le Sviluppo economico di Nomisma — sono state indicate due cose fondamenta­li per le progettual­ità ambientali: impatti ragionevol­i e soggetti attuatori chiari. Le amministra­zioni locali hanno in mano una leva molto importante per lo sviluppo dei territori». Poi ci sono le agevolazio­ni: «Parte degli investimen­ti, in particolar­e quelli legati alla gestione dell’energia, potrebbero essere finanziati direttamen­te dalle imprese private attraverso la formula del partenaria­to pubblico-privato, una soluzione che prevede di affidare a una società esterna gli interventi che vengono ripagati attraverso la gestione successiva dell’immobile», spiega Nomisma in una nota. Altri numeri dello studio: il progetto sarebbe in grado di creare, solo a livello toscano, 48 mila nuovi occupati. Sempre dal punto di vista economico, la riqualific­azione del patrimonio pubblico consentire­bbe alle amministra­zioni locali di disporre di immobili con una rivalutazi­one di valore fino a oltre il 30%.

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