Il moltiplicatore verde «Investire 2 miliardi ne genera quasi otto»
Riqualificare uffici comunali e scuole secondo le pratiche della sostenibilità: necessario, ma molto costoso. Oggi, tuttavia, ci sono i numeri per sostenere che sarebbe anche molto conveniente. Quanto? Lo dice l’ultimo studio di Nomisma. L’investimento necessario stimato per riqualificare gli edifici pubblici in Toscana sarebbe di circa 2 miliardi di euro, che otterrebbero però un impatto complessivo quantificabile in 7,8 miliardi di euro. Un vero e proprio «moltiplicatore green», che necessita tuttavia di un fortissimo impegno di spesa. Lo studio, condotto per conto del gruppo internazionale Rekeep, afferma che le cifre d’investimento sarebbero «senz’altro sostenibili». Il riferimento è al Recovery Fund e ai Fondi strutturali europei 2021-2027. «Nelle linee guida del Recovery Fund — chiarisce Marco Marcatili, responsabile Sviluppo economico di Nomisma — sono state indicate due cose fondamentali per le progettualità ambientali: impatti ragionevoli e soggetti attuatori chiari. Le amministrazioni locali hanno in mano una leva molto importante per lo sviluppo dei territori». Poi ci sono le agevolazioni: «Parte degli investimenti, in particolare quelli legati alla gestione dell’energia, potrebbero essere finanziati direttamente dalle imprese private attraverso la formula del partenariato pubblico-privato, una soluzione che prevede di affidare a una società esterna gli interventi che vengono ripagati attraverso la gestione successiva dell’immobile», spiega Nomisma in una nota. Altri numeri dello studio: il progetto sarebbe in grado di creare, solo a livello toscano, 48 mila nuovi occupati. Sempre dal punto di vista economico, la riqualificazione del patrimonio pubblico consentirebbe alle amministrazioni locali di disporre di immobili con una rivalutazione di valore fino a oltre il 30%.