Con il pane di mano in mano Per uscir fuori dal fango
Ci vuole un angelo per asciugare il pianto del cielo e le lacrime degli uomini, e un angelo del fango, come dicono, per prosciugare anche la terra. Non è sufficiente però che abbia un cuore tenero, serve pure una tempra forte e audace per rimarginare le ferite che la tempesta di acqua e vento ha inflitto sulle strade fiorentine, e l’animo di un poeta per trasformare un rito freddo in un salmo purificatore. Uno di questi angeli è Vincenzo: coltiva fiducia, speranza e carità perché frequentando la chiesa questo apprende, e muovendosi tra i giovani sa come trasformare le necessità in virtù. Non è la rabbia che inonda la terra, piuttosto è il cielo che manda lui. E con lui il pane va di mano in mano dal sagrato del Duomo a chi ne ha più bisogno, imbottito di fango e miseria, e con lui il futuro si fa avanti leggero, infarcito di un esempio buono come il pane.