Oggi le decisioni di Ministero e Regione
Toscana Arancione, ma i dati peggiorano Caos scuole in attesa di sapere chi chiuderà
L’indice Rt, che si riferisce però alla settimana scorsa, è all’1,8 e l’occupazione delle terapie intensive è ferma al 29%: per questi motivi, salvo colpi di scena, oggi la Toscana dovrebbe essere confermata dal ministero in Arancione. Sarà tuttavia il governatore Eugenio Giani a dover prendere delle decisioni, sulle province da dichiarare Zona Rossa (Arezzo ed Empoli le più a rischio) e su quali scuole chiudere (a rischio gli istituti di 42 comuni toscani). Nell’attesa Certaldo ha già dichiarato la serrata, ma più di un sindaco ha testimoniato il disorientamento che c’è tra i cittadini in trepidante attesa.
La Toscana è sul filo di lana e con ogni probabilità, oggi non ci sarà la retrocessione in Zona Rossa. Malgrado i dati negativi sui contagi, l’indice Rt di replicazione della malattia è stato calcolato dall’Istituto superiore di Sanità a 1,18, contro una soglia da colore rosso dell’1,25. Tenuto conto che i dati presi in esame dalla cabina di regia del governo sono quelli che si riferiscono a domenica scorsa, anche le terapie intensive sono sotto il limite da retrocessione, perché se ora il tasso d’occupazione è salito al 30%, cinque giorni fa era invece ancora al 29%.
Non è escluso però che una nuova provincia possa tingersi di Rosso, perché i numeri di Arezzo preoccupano e oggi ci sarà un vertice per valutarli cui parteciperanno, tra gli altri, esponenti del Comune capoluogo e il dg dell’Asl Sud Est Antonio D’Urso. Dall’Aretino arriva anche una notizia positiva: nel Comune col più alto tasso di positivi di tutta la regione, Marciano della Chiana (con 1.138 nuovi contagi alla settimana ogni 100 mila abitanti, contro una soglia da rosso da 250) sono usciti i risultati dello screening su 763 cittadini, con appena 6 tamponi positivi. Non risultano invece in programma, almeno per oggi, nuovi incontri che riguardino l’Empolese Valdelsa, una delle zone con i più alti tassi di contagio.
In Toscana, ieri sono emersi 1.239 nuovi contagiati, con 23 decessi. Aumentano ancora i ricoverati negli ospedali, ma la curva di crescita per il secondo giorno consecutivo rallenta: i pazienti Covid sono ora 1.202 (10 in più rispetto a ieri), di cui 173 in terapia intensiva (2 in più).Oggi, per la Toscana, sarà il giorno del primo Ceps, il nuovo comitato di emergenza per la prevenzione scolastica. Dovrà valutare i numeri di ogni Comune e decidere la chiusura delle scuole in quelli a rischio da lunedì. Secondo le indicazioni del nuovo dpcm, il margine di valutazione delle Regioni è estremamente ridotto (o almeno così ha spiegato il ministro per gli Affari regionali Maria Stella Gelmini), ed è quindi probabile che si andrà verso la chiusura di tutte o quasi le scuole in 42 Comuni (dei 66 con numeri da Zona Rossa, ovvero con più di 250 contagi alla settimana ogni 100 mila abitanti, almeno in 24 le scuole sono già chiuse).
Ma il governatore Eugenio Giani rivendica la sua autonomia di scelta, tanto che ieri ha diffuso una nota per smentire le voce di chiusure inevitabili: «Ogni decisione sarà presa solo dopo l’esame dei dati e le relativi valutazioni», spiega, parlando di «ventilate chiusure». La nota è legata alle voci che si sono diffuse ieri in molti Comuni con numeri da Ros
❞ Giani Ogni decisione sarà presa solo dopo l’esame dei dati e le relative valutazioni
so. Giulia Mugnai, sindaca di Figline e Incisa Valdarno, una delle realtà a rischio, ieri è stata costretta a pubblicare un post sui social per rispondere illazioni e domande: «Sono in tanti i genitori che mi stanno chiedendo informazioni — ha scritto — In questo momento a Figline e Incisa le scuole non saranno chiuse».
A fermare le scuole in anticipo è stato ieri, invece, il sindaco di Certaldo Giacomo Cucini, che aveva già chiuso la materna per un focolaio con 60 bambini positivi. Ma non è una fuga in avanti: tra Cucini e Giani c’era stata una telefonata mercoledì sera, dopo la quale il sindaco ha deciso di chiudere le scuole per oggi e per lunedì, in attesa della decisione del Ceps che, visto che il dpcm entra in vigore da domani, non può essere valida già per oggi.
È allarme a Civitella Paganico (Grosseto) dove in un centro di accoglienza stranieri si sono registrati 31 casi di Covid: i contagiati sono tutti ospiti. A riferirlo è stata il sindaco Alessandra Biondi spiegando che «già domenica tutti gli ospiti della struttura erano stati messi in quarantena».