Il sindaco: «Dedicheremo un murales a Davide»
L’iniziativa con la famiglia e Cure2Children. Gravina (Figc): «Il suo esempio continua a ispirarci»
Fra i murales che colorano Firenze, insieme a quelli dedicati a Nelson Mandela e ad Antonio Gramsci, presto ce ne sarà uno anche per Davide Astori. Lo ha annunciato il sindaco Dario Nardella nel giorno del terzo anniversario della scomparsa del capitano della Fiorentina. «Con la sua famiglia e con i tifosi — ha spiegato il primo cittadino — abbiamo deciso di dedicargli un grande murale per mantenere per sempre viva la sua memoria. Nessuno se ne va se vive nel cuore di chi resta. E Davide vive nei nostri cuori».
Al fianco del comune si adopererà Cure2Children, onlus alle cui attività partecipava Astori insieme alla compagna Francesca Fioretti.
La fondazione si occuperà di gestire il crowdfunding per finanziare il murale e raccogliere fondi. Risorse che saranno destinate a favore dei bambini affetti da tumori e gravi malattie del sangue. La campagna comincerà il prossimo 21 marzo. Nel frattempo Palazzo Vecchio, in contatto con la famiglia di Davide, deciderà il luogo della città in cui verrà realizzata l’opera. La firma sul murale sarà dell’artista Giulio Rosk, che ne ha già realizzati alcuni celebri come quello dedicato a Falcone e Borsellino a
Palermo e quello di Paolo Villaggio a Genova.
Il giorno in cui ci sarà l’inaugurazione sarà invitata anche la società Fiorentina, l’auspicio è che per allora la pandemia permetta la partecipazione anche dei tifosi. Ieri la curva Fiesole ha esposto fuori dalle gradinate una gigantografia della fascia da capitano che i giocatori viola indossano in onore di Astori. Quella coi simboli dei quartieri di Firenze, il giglio rosso, e le sue iniziali. E, per le vie della città, sono stati affissi vessilli alle finestre poiché non è stato possibile trascorrere la ricorrenza della scomparsa allo stadio.
Ex compagni, amici e i club in cui aveva giocato lo hanno ricordato. Lo ha fatto anche Gabriele Gravina, numero uno della Figc, che con Nardella ha telefonato al fratello di Astoria: «Il suo esempio continua a ispirarci».
E anche il mondo della ricerca scientifica dal giorno della tragedia sta investendo molto sulla cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro, patologia che fu fatale a Davide. Gli studiosi dell’università di Padova recentemente sono riusciti a bloccare il meccanismo molecolare che provoca la malattia e le aritmie maligne. Servono fondi per andare avanti, per questo motivo su Rete del Dono (#Cuorematto) è partita una raccolta: l’obiettivo è di raggiungere i 200 mila euro.