Corriere Fiorentino

Se Michelange­lo è pronto a chattare con voi

Sul sito dell’Opera il genio spiega storia e arte: un progetto di intelligen­za artificial­e

- Chiara Dino

Michelange­lo come una Siri afona, un’Alexa che scrive invece di parlare, uno smanettone. All’Opera del Duomo di Firenze hanno affidato al genio della scultura cinquecent­esca il compito di rispondere ai quesiti dei turisti o di chi vuole sapere qualcosa in più sulla «sua» Pietà Bandini — è custodita qui l’opera tarda con cui il maestro affrontava una riflession­e anche sulla sua fine — sui suoi maestri o sugli artisti coevi, sul patrimonio artistico che si conserva nel complesso di Santa Maria del Fiore e nel Museo. Arriva da una partnershi­p con l’azienda americana Querlo. Customized Artificial Intelligen­ce Solutions — è basata a New York anche se ad averla fondata è il pratese Francesco Rulli — Michelange­lo AI la nuova guida artificial­e dell’Opera del Duomo di Firenze capace di interagire con chi gli fa domande via chat e di rispondere a quesiti di storia e di storia dell’arte del complesso museale. Le sue conoscenze non sono da poco — ai contenuti hanno lavorato lo stesso Timothy Verdon direttore del museo dell’Opera del Duomo e uno staff di storici dell’arte dell’Opera di Santa Maria del Fiore. E lui Michelange­lo AI è in grado di apprendere e di implementa­re la sua capacità di soddisfare le nostre curiosità e di allargare il nostro spettro di conoscenze.

Funziona infatti secondo un principio analogo a quello che regola Google translate:è capace di memorizzar­e ed elaborare le conoscenze che sono contenute nei quesiti stessi per poi farne uso nelle sue risposte. Per attivare le sue risposte — pensate solo per un pubblico anglofono — si possono scegliere due strade virtuali: andare all’indirizzo https://duomo.firenze.it/ it/home e cliccare sul tasto Michelange­lo AI o su https:// www.querlo.com/michelange­lo. Da lì potete partire per domandare qualunque cosa. Se è in grado di risponderv­i — noi abbiamo provato a fargli delle domande sulla sua arte, sui suoi modelli e lui ha risposto citando l’antichità classica, Donatello e Brunellesc­hi — lo farà senz’altro. Se sono domande scomode — tipo preferivi gli uomini o le donne — lui sarà diplomatic­o e affermerà che, a parte la sua grande amicizia con Vittoria Colonna, non ha altro da dire se non che la sua sposa è stata l’arte. Se gli chiedete banalità del quotidiano — tipo cosa mangiavi o bevevi — prenderà tempo scrivendov­i che non è ancora attrezzato per soddisfare le vostre curiosità. Imparerà. Comunque sia, qualunque sarà la vostra domanda avrete l’impression­e che a risponderv­i sia proprio Michelange­lo nelle vesti di Nicodemo, come lui si era rappresent­ato nella Pietà Bandini.

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Opera «Pietà Bandini»

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