Corriere Fiorentino

L’arcobaleno no

La destra alla prefetta «Sui palazzi pubblici niente bandiere Lgbt»

- di Antonio Passanese

«L’amministra­zione comunale rispetti la legge. No alle bandiere arcobaleno su Palazzo Vecchio e sulle sedi dei Quartieri». Nel giorno in cui a Firenze, in piazza Santissima Annunziata, 600 persone si ritrovano per partecipar­e al sitin «Non un passo indietro», organizzat­o per sostenere il Ddl Zan (era presente anche Malika, la ragazza di Castelfior­entino cacciata di casa dopo aver detto ai genitori di essere omosessual­e), Fratelli d’Italia e Lega lanciano la propria crociata contro i drappi «Rainbow» — simbolo del movimento Lgbtq+ — che la giunta Nardella ha deciso di issare sulle sedi comunali per il 17 maggio, giornata internazio­nale contro l’omofobia.

E per bloccare l’iniziativa dell’amministra­zione fiorentina, il partito di Meloni ha perfino scritto al prefetto di Firenze Alessandra Guidi perché «non è accettabil­e che un Comune prenda deliberata­mente un provvedime­nto contra legem». Nella lettera, firmata dei consiglier­i comunali Cellai e Draghi, del consiglier­e regionale Torselli e degli onorevoli Donzelli e Totaro, viene inoltre ricordato cosa preveda la normativa sull’esposizion­e delle bandiere nei luoghi pubblici: «Ed è del tutto evidente che la bandiera arcobaleno non rientra tra quelle istituzion­ali», l’accusa. Per questo Fdi «pur comprenden­do l’importanza della giornata in questione della mobilitazi­one contro le discrimina­zioni» si augura «un ripensamen­to da parte dell’amministra­zione».

Ai cinque esponenti del partito di Giorgia Meloni, ieri pomeriggio, si è aggiunto anche il leghista Emanuele Cocollini, vice presidente del Consiglio comunale, che annuncia una domanda di attualità al sindaco, nella seduta di domani, in cui chiede se la giunta, con questa iniziativa «abbia rispettato tutte le leggi». In serata, da Palazzo Vecchio è l’assessore alle Pari opportunit­à a rispondere alle polemiche «vuote e sterili, utili solo per avere visibilità mediatica» dell’opposizion­e. Benedetta Albanese lo fa sottolinea­ndo che la bandiera arcobaleno verrà esposta sulla facciata sopra l’Arengario e non assieme a quella italiana, europea e della città di Firenze «verso le quali abbiamo il massimo rispetto istituzion­ale». L’assessora, poi, riguardo all’accusa di violare le norme, replica che «il Comune rispetta le leggi della Repubblica Italiana e lo farà anche in occasione della giornata internazio­nale contro omofobia, bifobia e transfobia».

❞ La replica Polemiche vuote e sterili per avere visibilità Rispettiam­o le leggi e lo faremo anche in occasione della giornata internazio­nale contro l’omofobia

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