L’arcobaleno no
La destra alla prefetta «Sui palazzi pubblici niente bandiere Lgbt»
«L’amministrazione comunale rispetti la legge. No alle bandiere arcobaleno su Palazzo Vecchio e sulle sedi dei Quartieri». Nel giorno in cui a Firenze, in piazza Santissima Annunziata, 600 persone si ritrovano per partecipare al sitin «Non un passo indietro», organizzato per sostenere il Ddl Zan (era presente anche Malika, la ragazza di Castelfiorentino cacciata di casa dopo aver detto ai genitori di essere omosessuale), Fratelli d’Italia e Lega lanciano la propria crociata contro i drappi «Rainbow» — simbolo del movimento Lgbtq+ — che la giunta Nardella ha deciso di issare sulle sedi comunali per il 17 maggio, giornata internazionale contro l’omofobia.
E per bloccare l’iniziativa dell’amministrazione fiorentina, il partito di Meloni ha perfino scritto al prefetto di Firenze Alessandra Guidi perché «non è accettabile che un Comune prenda deliberatamente un provvedimento contra legem». Nella lettera, firmata dei consiglieri comunali Cellai e Draghi, del consigliere regionale Torselli e degli onorevoli Donzelli e Totaro, viene inoltre ricordato cosa preveda la normativa sull’esposizione delle bandiere nei luoghi pubblici: «Ed è del tutto evidente che la bandiera arcobaleno non rientra tra quelle istituzionali», l’accusa. Per questo Fdi «pur comprendendo l’importanza della giornata in questione della mobilitazione contro le discriminazioni» si augura «un ripensamento da parte dell’amministrazione».
Ai cinque esponenti del partito di Giorgia Meloni, ieri pomeriggio, si è aggiunto anche il leghista Emanuele Cocollini, vice presidente del Consiglio comunale, che annuncia una domanda di attualità al sindaco, nella seduta di domani, in cui chiede se la giunta, con questa iniziativa «abbia rispettato tutte le leggi». In serata, da Palazzo Vecchio è l’assessore alle Pari opportunità a rispondere alle polemiche «vuote e sterili, utili solo per avere visibilità mediatica» dell’opposizione. Benedetta Albanese lo fa sottolineando che la bandiera arcobaleno verrà esposta sulla facciata sopra l’Arengario e non assieme a quella italiana, europea e della città di Firenze «verso le quali abbiamo il massimo rispetto istituzionale». L’assessora, poi, riguardo all’accusa di violare le norme, replica che «il Comune rispetta le leggi della Repubblica Italiana e lo farà anche in occasione della giornata internazionale contro omofobia, bifobia e transfobia».
❞ La replica Polemiche vuote e sterili per avere visibilità Rispettiamo le leggi e lo faremo anche in occasione della giornata internazionale contro l’omofobia