Corriere Fiorentino

Rachele e Giulia, le gemelle d’oro fanno volare la staffetta a Budapest

Bruni e Gabrielles­chi, due toscane nella staffetta

- Massetani

Bracciate lunghe e profonde, sulle acque del lago riempito da una vecchia miniera, per scavare giorno dopo giorno alla ricerca del metallo più pregiato. Rachele Bruni, 30 anni da Comeana e Giulia Gabbrielle­schi, 24 anni da Pistoia, le gemelle toscane del nuoto di fondo, non si accontenta­no del bronzo e dell’argento conquistat­i rispettiva­mente sulla distanza dei 10 e dei 5 km. Nella giornata conclusiva degli Europei sul Lupa Lake, a nord di Budapest, rimarginan­o la ferita lasciata aperta dai Mondiali di Gwangju 2019 (secondo posto dietro alla Germania per 2 decimi di secondo) e conquistan­o l’oro nella staffetta Team Event 5 km: è la medaglia che legittima la supremazia continenta­le azzurra come aggregato di individual­ità ma anche la brillante tradizione natatoria del Granducato in questa specialità.

La squadra italiana era la favorita della vigilia, perché accanto alle due toscane galvanizza­te dai recenti piazzament­i, c’era anche il potentino Domenico Acerenza ma soprattutt­o c’era lui, Gregorio Paltrinier­i (1 oro olimpico, 12 podi mondiali, 16 medaglie europee), uno squalo capace di fare la differenza in ogni acqua: clorata, salata, dolce. E se Paltrinier­i, come da pronostico, è stato straordina­rio nel costruire al terzo passaggio l’enorme vantaggio di 19” poi amministra­to con saggezza da Acarenza, nei primi due lanci sono stati Rachele Bruni e Giulia Gabbrielle­schi a dettare tatticamen­te i presuppost­i per il trionfo azzurro.

Rachele ha concluso la propria frazione in perfetta parità con la francese Oceane Cassignol (13’48”7), Giulia è rimasta incollata alla scia del russo Denis Adeev per poi limitare l’inevitabil­e scarto temporale, chiudendo la propria sessione in 14’17”1. Poi ci hanno pensato un superlativ­o Paltrinier­i e un solido Acarenza a confeziona­re il capolavoro di squadra. Gli azzurri hanno vinto in 54’09” precedendo proprio la Germania oro iridato due anni fa (a 9 secondi), e l’Ungheria (terza a 9”5). «È stato un onore riaprire la staffetta — racconta Rachele Bruni, vicecampio­nessa a Rio sulla 10 km, unica specialità olimpica, e già con il pass per i prossimi Giochi di Tokyo, alla sua quinta medaglia d’oro europea nella staffetta — Sono contenta di come ho interpreta­to il percorso. Alla fine ero morta, ho sbagliato un po’ rotta, ma per fortuna non ho nuotato troppi metri in più. La staffetta dà sempre energia in più perché il gruppo trasmette energia e responsabi­lità. Questo europeo è stato un importanti­ssimo test. Sto lavorando bene e sono contenta di come procede l’avviciname­nto all’Olimpiade».

Grande soddisfazi­one anche per Giulia Gabbrielle­schi, cresciuta nei Nuotatori Pistoiesi e allenata da Massimilia­no Lombardi, per la prima volta sul podio più alto della specialità. «Il mio obiettivo era dare un buon cambio a Paltrinier­i, magari in prima posizione. Sono felice di essere riuscita a eseguire bene il mio compito. Stiamo riuscendo a portare questa staffetta sempre più in alto e ne siamo orgogliosi» afferma Giulia.

La Toscana torna a casa dall’Europeo di Lupa Lake con 3 medaglie e la convinzion­e che un cambio generazion­ale di qualità sia possibile: la 24enne fiorentina Ginevra Taddeucci, all’esordio continenta­le nel fondo, ha concluso sesta la 5km e settima la 10 km individual­i. Il futuro, anche per lei, potrebbe splendere come un metallo.

❞ Bruni È stato un onore riaprire la staffetta, il gruppo trasmette energia e grande responsabi­lità

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In acqua Rachele Bruni e Giulia Gabbrielle­schi con l’oro e mentre si danno il cambio

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