Corriere Fiorentino

«Noi siamo pronti, ma è difficile parlare con le istituzion­i»

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«Il piano della scuola d’estate annunciato dal Ministro Bianchi è una grande opportunit­à». Michele Crocchiola, direttore della Fondazione Stensen, già da un anno lavora al progetto di spazi culturali scolastici estivi.

In cosa consiste la vostra proposta?

«In alcune scuole superiori con spazi esterni adeguati sarebbe previsto l’allestimen­to di un palco, con schermo e impianto audio, adatto a incontri, spettacoli, letture e proiezioni cinematogr­afiche. In queste arene vogliamo che studenti e cittadini possano recuperare la socialità persa in questi mesi, combinando due ambiti, scuola e cultura, che hanno sofferto moltissimo la chiusura forzata. Per questo abbiamo scelto un luogo simbolo, come gli istituti superiori».

Cosa farete?

«Immaginiam­o cineforum, lezioni di storia, incontri su tematiche ambientali o di poesia, dibattiti intorno al mondo della scuola, su giornalism­o e comunicazi­one online, letture, teatro, attività che siano pianificat­e anche insieme ad altre associazio­ni culturali del territorio, all’Università, alle istituzion­i, a partner privati, e alle stesse scuole che ospitano la “piazza” coinvolgen­do attivament­e soprattutt­o gli studenti, sia a livello organizzat­ivo che di proposte tematiche da approfondi­re».

Saranno riservati solo agli studenti?

«Gli eventi devono essere aperti alla cittadinan­za, perché la scuola deve dialogare con la società e il territorio».

Quando ipotizzate di fare le attività?

«Tra fine giugno e settembre, sempre che arrivino in tempo le autorizzaz­ioni della Città metropolit­ana di Firenze. Abbiamo incontrato tanto interesse da parte dei dirigenti scolastici ma anche tante difficoltà di interlocuz­ione con le istituzion­i. Noi però ci crediamo ancora».

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