«Corsi di digitale? No basta computer, siamo esauriti»
Beatrice Nicastro è al quarto anno del liceo classico Galileo. Secondo lei il «piano estate» del governo sarà un flop: «Il progetto è molto bello, ma credo che non funzionerà per le superiori».
Dopo mesi di didattica a distanza siete pronti a tornare a scuola anche d’estate?
«Da quando siamo rientrati la ricreazione è stata annullata, abbiamo verifiche ogni giorno per recuperare il tempo perso. Viviamo come automi: dubito che a lezioni finite ci sarà qualcuno che vorrà tornare ancora sui banchi».
Una totale bocciatura dell’idea del governo?
«Per i ragazzini delle elementari, o per gli alunni delle medie che abitano nei piccoli paesi il piano potrebbe essere funzionale, anche per la gestione quotidiana delle famiglie che lavorano. Io ad esempio ho bellissimi ricordi delle attività estive fatte in oratorio da piccola. Chi ha compiuto 15 anni invece è ormai autonomo...».
Secondo alcuni presidi il progetto è giusto ma non lo è il momento.
«Da settembre in poi potrebbe essere una soluzione anche per noi liceali, il pomeriggio. Molti istituti superiori non offrono niente una volta suonata la campanella: sono sicura che in tanti parteciperebbero ad eventuali iniziative, a patto che non si punti solo sui corsi di recupero: vedo più appetibili ore dedicate ad arte, giornalismo, cinema. Il teatro potrebbe essere una valvola di sfogo: Non tutti hanno la disponibilità economica per pagarsi uno psicologo e stare sul palco credo sia liberatorio pure dal punto di vista mentale».
Qualcuno pensa ai corsi post scuola anche per potenziare le competenze digitali.
«No, basta computer. Siamo esauriti».