Corriere Fiorentino

«Siamo tutti stanchi E i miei ragazzi vogliono il mare...»

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«Nessuna chiusura all’idea di una scuola d’estate, ma non c’è ancora un progetto chiaro e dobbiamo tenere conto della stanchezza» dice Linda Di Ielsi, docente di matematica e scienze alla media Barsanti di Firenze, che approva l’idea ma come altri docenti sente sulle spalle il peso di un anno difficile.

Lei parteciper­à alle iniziative estive?

«L’idea di lavorare anche nel periodo dell’anno che di solito è il più leggero, sinceramen­te mi affatica. Se c’è da fare si fa, ma nella mia scuola non abbiamo mai chiuso un giorno. I ragazzi hanno seguito le lezioni, non hanno lacune e non credo ci sia neanche bisogno di farli socializza­re facendoli venire a scuola a luglio ed ad agosto, perché la scuola finora è stata l’unico punto di socializza­zione che hanno avuto, visto che le altre attività che di solito nel tempo libero erano sospese. La mia scuola poi è anche aperta di pomeriggio per lo studio pomeridian­o in gruppo».

Ne ha parlato con i suoi alunni? Cosa ne pensano?

«Quando ne abbiamo discusso mi hanno detto: ma sono matti a farci andare a scuola in estate? Noi andiamo al mare! Poi magari ci ripenseran­no ma la reazione di pancia che hanno avuto stata è questa: finito l’anno scolastico ci rivediamo a settembre».

Lei e i suoi colleghi avete già pensato a quali iniziative potreste fare?

«Immagino attività ricreative, che sono più vicine a quello che come scuola facciamo già, ma aspettiamo indicazion­i più chiare. Se riuscissim­o a utilizzare i fondi che il ministero vuole destinare verso quello per cui siamo già attrezzati e facevano ante Covid, forse sarebbe meglio: per esempio al nostra scuola organizza ogni anno, pandemia permettend­o, un campo estivo a Marradi, che piace molto».

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