Corriere Fiorentino

De Magistris: «Siamo salvi, se Rino vince non mi dispiace»

- Michela Lanza

Un argento olimpico nel 1976, un oro e un bronzo ai campionati mondiali rispettiva­mente nel 1978 e 1975, un bronzo nella Coppa del Mondo del 1983 e un bronzo ai campionati europei del 1977. Gianni De Magistris, da pallanuoti­sta (e poi da allenatore) ha conosciuto il sapore della vittoria. Quella che è mancata alla Fiorentina di quest’anno impegnata domani contro il Napoli.

De Magistris che partita sarà?

«Se la Fiorentina non fosse stata salva, quella col Napoli sarebbe stata una gara diversa. Ma con la salvezza in tasca, della gara contro il Napoli interessa solo l’aspetto futuribile, soprattutt­o se Gattuso sarà il prossimo allenatore viola».

Quale giocatore toglierebb­e al Napoli?

«In questo momento Osimhen, è determinan­te».

Cosa vorrebbe dire a Gattuso?

«Di non dare retta a nessuno e venire a Firenze. Mi piace perché ha sempre avuto carattere, non si tira mai indietro».

Quale Fiorentina-Napoli ha nel cuore?

«Mi ricordo il gol di Baggio a Napoli

Ricordo quando i napoletani venivano in trasferta con ogni mezzo, anche con l’Ape Allora c’erano sfottò, non offese

nel 1989, quello in cui scartò tutta la difesa azzurra».

Il campione di Fiorentina e Napoli che le è rimasto impresso?

«Quando ero piccolo e andavo in curva, ho visto giocare Julinho: credo sia il miglior giocatore viola di tutti i tempi. Poi è logico citare Antognoni, Baggio, Batistuta, Passarella. A Napoli è facile dire Maradona, però ho negli occhi tutto il trio d’attacco, MaradonaCa­reca-Giordano».

Napoli e Firenze, le piacerebbe se avessero tifoserie unite?

«Certo. Ma soprattutt­o, mi piacerebbe che il calcio fosse uno spettacolo in generale. Sono stato decine di volte in America a seguire l’Nba e il baseball, dove corrono soldi e interessi, e mai ho mai assistito a scene becere. Ricordo quando i napoletani venivano in trasferta a Firenze con mezzi di fortuna, addirittur­a in Ape. In quei tempi c’erano ilarità e prese di giro che non sfociavano mai in offese».

Un messaggio per Oliva.

«Fare il tifo per il Napoli mi sembra troppo, ma se vincesse non mi dispiacere­bbe. Per Gattuso».

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